Disposizioni su COVID-19

Aggiornamento del 21/02/2022

Coronavirus: si allentano parzialmente le restrizioni

Da oggi, 21 febbraio, Il governo sloveno ha deciso di abrogare l’obbligo del green pass, quello dell’autotest per gli alunni e i tamponi antigenici rapidi e gratuiti in tutti gli spazi tranne in quelli chiusi quali gli ospedali, le case di riposo e le carceri. Il Ministro della Salute Janez Poklukar, nel darne notizia, ha aggiunto che è già stata revocata la verifica dello status vaccinale ai valichi di confine all’entrata nel Paese. In base a quanto pubblicato sul portale del quotidiano istriano La Voce e su altri organi di stampa, Poklukar ha comunicato che il governo ha deciso di continuare ad adeguare le misure alla situazione epidemiologica, che in questo momento appare in miglioramento, ma che comunque rimangono sempre in vigore le prescrizioni di base legate alle misure anti-epidemiche e igieniche. Da oggi inoltre non è più necessario esibire il green pass all’entrata in aziende, negozi, centri commerciali o ristoranti. Per quanto riguarda infine le strutture ricettive, non sono più in vigore le restrizioni al numero di ospiti e quelle legate ai lavoratori o alla riduzione degli orari di lavoro.

 

Aggiornamento del 10/01/2022

Coronavirus: nuove disposizioni per tamponi e quarantena

Il governo sloveno ha approvato alcune nuove disposizioni che da oggi riducono la validità dei test necessari per l’ingresso nel Paese: quelli antigenici rapidi dovranno essere stati effettuati nelle ultime 24 ore (prima erano validi per 48 ore), mentre i tamponi molecolari non più di 48 ore prima dell'ingresso (in precedenza la durata era di 72 ore). Sono state anche previste delle eccezioni per la quarantena domiciliare a seguito di contatti a rischio, anche queste entrate in vigore a partire da oggi: la quarantena preventiva non si applica a coloro che abbiano avuto contatti diretti con persone dichiarate positive al Covid nei 120 giorni dal completamento del proprio ciclo vaccinale primario, oppure dalla guarigione o dalla somministrazione della dose di richiamo “booster” dei produttori Biontech/Pfizer o Moderna. Obbligatorio per chi è entrato in contatto con persone positive l’uso della mascherina FFP2 per un periodo di 10 giorni. Sempre a partire da oggi, sarà accorciata la quarantena da 10 a 7 giorni mentre la durata dell’isolamento rimane immutata (10 giorni). La quarantena potrebbe prossimamente scendere anche a 5 a causa di Omicron, la variante che sta al momento dominando in Slovenia. Lo ha annunciato il Direttore dell’Istituto Nazionale per la Salute Pubblica (NIJZ) Milan Krek - ripreso dal quotidiano istriano La Voce - spiegando che il tempo d’incubazione della variante Omicron è di circa 3 giorni e che comunque permane il timore che un troppo elevato numero di persone in isolamento domiciliare possa arrecare disagi soprattutto nel settore sanitario e nel mondo scuola. Rimane intanto sempre molto alto il numero dei nuovi contagi nel Paese: infatti quasi la metà dei controlli eseguiti nelle ultime 24 ore ha dato risultato positivo con un’incidenza del 48,1%.

Aggiornamento dell'8/11/2021

La situazione dei contagi da Covid-19 ha visto in Slovenia una rapidissima escalation negli ultimi giorni: con le terapie intensive piene al 92%, la situazione nel settore sanitario si presenta preoccupante. Il Ministro della Sanità Janez Poklukar ha confermato che è stata presa in considerazione anche anche l'opzione di un nuovo lockdown, ma alla fine si è optato per adottare, al momento, misure meno rigide. Il governo di Lubiana ha deciso di introdurre misure più restrittive a quelle attualmente in vigore, che entreranno in vigore da oggi, 8 novembre, per limitare i contagi da coronavirus. Il criterio “PTC” (ossia guarito-vaccinato-testato) sarà richiesto a partire dai 12 anni e oltre al green pass si dovrà esibire anche un documento d’identità. Riferisce l'agenzia di stampa STA che è stato inoltre temporaneamente vietato l'assembramento di persone, ad eccezione dei familiari stretti e dei componenti dello stesso nucleo familiare. Bar e ristoranti potranno essere aperti dalle 5 alle 22 solo con il servizio ai tavoli e mantenendo la dovuta distanza. In quei negozi dove non è richiesta la condizione PCT - si tratta di negozi che vendono generi essenziali come alimenti e bevande, e negozi specializzati in prodotti farmaceutici, medici e cosmetici - devono essere previsti almeno 10 metri quadrati di spazio per ogni visitatore. Il numero di persone che possono essere in negozio contemporaneamente deve essere chiaramente indicato all'ingresso. Vietati assembramenti ed eventi pubblici, matrimoni e celebrazioni. Per quanto riguarda l’uso delle mascherine, non potranno più essere utilizzate quelle di stoffa ma solo quelle chirurgiche e le FFP2. Chiusi i night club e le discoteche. Per poter assistere a eventi culturali, cerimonie religiose e competizioni sportive gli spettatori dovranno indossare la mascherina, si dovrà rispettare il criterio PTC e l’alternanza dei posti. Il governo sloveno non ha reintrodotto la didattica a distanza, ma a partire dal 15 novembre gli studenti dovranno effettuare a scuola il test per il Covid-19 tre volte la settimana. I test rapidi e gli autotest saranno nuovamente finanziati dal bilancio statale, quando necessari sul posto di lavoro, nelle scuole e nelle università. L’unica misura efficace per combattere la pandemia è la vaccinazione, ha comunque dichiarato il Ministro della Salute Poklukar.

Aggiornamento del 15/07/2021

Da oggi Certificato Covid obbligatorio per entrare in Slovenia

Sono entrate in vigore a partire da oggi delle regole più severe per l'ingresso in Slovenia, poiché gli elenchi dei paesi secondo il colore sono stati sostituiti dal requisito che chiunque desideri entrare nel paese deve avere un certificato relativo al Covid-19 indipendentemente dalla sua provenienza. Il certificato dovrà dimostrare che i passeggeri hanno avuto un test PCR negativo nelle ultime 72 ore, un test antigene rapido negativo nelle ultime 48 ore, un certificato di vaccinazione o la prova che sono guariti dal Covid, dietro certificato medico, entro i sei mesi precedenti. Sono accettati il certificato digitale verde dell'UE (green pass) e i certificati equivalenti di paesi terzi. I vaccini accettati sono quelli di Pfizer/BioNtech, Moderna, AstraZeneca, Janssen, nonché il vaccino russo Sputnik V e i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm. Fanno eccezione: passeggeri in transito (per non oltre 12 ore) e autotrasportatori, proprietari di terreni su entrambi i lati del confine e minori di 15 anni accompagnati. Le persone senza certificato Covid verranno messe in quarantena per dieci giorni e gli stranieri senza certificato e senza residenza in Slovenia possono entrare e mettersi in quarantena domiciliare solo se in grado di dimostrare di avere un posto dove trascorrerla per i dieci giorni. La decisione arriva tra la preoccupazione per un numero crescente di nuovi casi e un aumento della quota della variante Delta del nuovo coronavirus. Queste disposizioni sono valide fino al 15 agosto compreso.

Aggiornamento del 03/06/2021

Mentre le cifre dei contagi in Slovenia vanno gradualmente diminuendo, in base ad un nuovo decreto emesso ieri da governo, da sabato 5 giugno e fino al 13 giugno per entrare nel Paese non sarà più obbligatorio solo il referto negativo del test PCR, ma sarà sufficiente il test antigenico rapido non vecchio più di 48 ore, purché rilasciato da una struttura in ambito UE o Shengen. Saranno validi anche i certificati rilasciati dalle autorità sanitarie di Australia, Israele, Canada, Nuova Zelanda, Russia, Serbia, UK e USA nonché – ai punti di controllo aeroportuali – anche della Turchia. Per ovviare al provvedimento di quarantena restano validi anche il certificato di vaccinazione e quello di guarigione dal coronavirus. Da lunedì 7 giugno sono stati inoltre previsti alcuni allentamenti dei provvedimenti anti-Covid per  l’attività congressuale, a condizione che dipendenti e partecipanti rispettino una delle tre condizioni: tampone, vaccino o guarigione. E’ stato anche tolto il divieto di consumo di cibi e bevande sul posto, come riporta il comunicato governativo ripreso dai media sloveni. Sempre da lunedi i gestori di alloggi con un massimo di 60 unità potranno riempirne fino a 45 e quelli con più di 60 unità potranno riempire fino al 75% della capacità, provvedimento che vale anche per i campeggi, mentre le piscine potranno ricevere ospiti fino al 75% della capacità, purché vaccinati o immunizzati. I centri commerciali potranno riservare 10 mq per ogni cliente invece dei 20 mq previsti attualmente.

Aggiornamento del 15/05/2021

Il governo sloveno ha prolungato di un mese lo stato di emergenza epidemiologica, dichiarata dal Governo il 19 ottobre 2020 e in seguito estesa ogni volta mensilmente. La prima fase dell’epidemia era stata dichiarata in Slovenia il 12 marzo dell’anno scorso ed era durata fino al 31 maggio. Tuttavia questa volta, grazie al miglioramento del quadro sanitario, è stato contestualmente dato via libera ad una serie di ulteriori misure d’allentamento: a partire da oggi non sarà più necessaria la quarantena preventiva di 5 giorni all'ingresso del Paese, a patto di presentare un test negativo del tampone PCR non più vecchio di 48 ore. I tamponi rapidi antigenici non sono considerati validi. Sempre da oggi sono consentiti "assembramenti" fino a 50 persone (contro le 10 finora permesse) e da lunedì 17 maggio bar e ristoranti potranno restare aperti dalle 5 del mattino alle 22 della sera. Le modifiche sono state introdotte dal momento che tutta la  Slovenia è entrata nella fascia gialla delle infezioni, a seguito della diminuzione dei ricoveri da Covid-19.

Aggiornamento del 28/04/2021

Eliminati i Checkpoint al confine con l’Italia e l'Austria

I checkpoint al confine sloveno con Italia e Austria, introdotti per aiutare a contenere l'epidemia di coronavirus, saranno rimossi in base al nuovo decreto che entra in vigore oggi. I posti di blocco sull'altro confine Schengen interno della Slovenia - quello con l'Ungheria - rimangono invece in vigore. Un altro cambiamento introdotto è il riconoscimento all'arrivo dei test PCR eseguiti anche in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Israele e Russia. Finora solo i test PCR provenienti dall'UE, dai Paesi membri della zona Schengen non UE e dal Regno Unito erano riconosciuti al posto di una quarantena obbligatoria. Il decreto resterà in vigore fino al 9 maggio 2021 compreso.

Aggiornamento del 12/04/2021

La Slovenia entra da oggi nella fascia rossa delle restrizioni sul coronavirus con un sistema a semaforo revisionato a partire da oggi, dopo che è terminato l’ultimo lockdown di undici giorni che ha riguardato anche il periodo pasquale. In particolare, è stato abolito il coprifuoco notturno dopo quasi sei mesi e decretata la riapertura delle scuole primarie, mentre le altre opereranno su turazioni settimanali. La maggior parte dei servizi è stata riaperta insieme alle istituzioni culturali. Anche le stazioni sciistiche hanno avuto il premesso di riaprire e sono consentite attività sportive “contactless” per gruppi fino a dieci persone. Bar e ristoranti possono adesso offrire consegne o servizi da asporto, mentre possono essere serviti all'interno pranzi di lavoro per persone della stessa azienda. Le mascherine rimangono obbligatorie al coperto, ma è stato revocato l’obbligo del loro utilizzo all'aperto. Nel livello rosso i viaggi tra diverse regioni del Paese sono tuttora vietati, ma è prevista una serie di esenzioni, tra cui viaggi per lavoro, emergenze familiari, lavoro stagionale nelle proprietà e transito. I luoghi di culto riapriranno ma saranno limitati a un fedele ogni 30 metri quadrati.

Il governo sloveno ha dunque ampliato l'elenco delle eccezioni per l'ingresso nel Paese senza quarantena o la necessità di produrre un test PCR negativo, includendo giornalisti accreditati e persone che entrano nel Paese per motivi di emergenza. I test sul coronavirus eseguiti negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono stati nel frattempo aggiunti all'elenco dei test validi ai valichi di frontiera. In base al nuovo decreto in vigore da oggi, alla lista delle eccezioni si sono aggiunti i giornalisti accreditati in viaggio ufficiale all'estero e le persone che vengono in Slovenia per adottare misure relative all'eliminazione dei rischi per la salute o per danni materiali e che rientrano entro 12 ore. Inoltre, ai lavoratori migranti e alle persone distaccate per svolgere servizi transfrontalieri non sarà più ordinato di mettersi in quarantena se producono un test PCR negativo o un test antigenico rapido non più vecchio di sette giorni, a condizione che rientrino in Slovenia entro cinque giorni. Finora, questo criterio era applicato solo ai migranti giornalieri. Altra novità riguarda il fatto che oltre ai test PCR o ai certificati che confermano che una persona si è ripresa da Covid-19 emessi negli Stati membri dell'UE o nell'area Schengen, saranno validi per l'ingresso in Slovenia anche quelli emessi negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Sono state anche apportate alcune modifiche relative ai Paesi in  lista rossa, poiché l'intera Austria è ora in rosso, così come la Danimarca. Anche tutte le unità amministrative della Spagna sono in rosso ad eccezione di Estremadura, Galizia, Isole Baleari, Murcia e Valencia. Per quanto riguarda l’Italia, tutto il Paese figura ancora in zona rossa ad eccezione della Sardegna.

Aggiornamento del 26/03/2021

Il governo sloveno ha deciso di accorciare in tutto il Paese il coprifuoco: rispetto all’orario in vigore dal 20 ottobre tra le 21:00 e 6:00 si passerà, a partire da sabato 27 marzo, ad un divieto generalizzato di circolazione dalle 22:00 alle 5:00. L'Esecutivo ha inoltre modificato il regime di ingresso ai confini: per entrare nel Paese non saranno più riconosciuti come sufficienti i referti dei test rapidi, ma solo quelli molecolari (PCR) e non dovranno essere più vecchi di 48 ore. Per evitare la quarantena sarà anche possibile, come prima, entrare anche esibendo il certificato di vaccinazione al Covid o una prova che dimostri la guarigione dalla malattia negli ultimi sei mesi. Come pubblicato dal sito del Governo, non sarà invece più necessario l'obbligo di presentare il test negativo per i proprietari o affittuari di terreni agricoli transfrontalieri che attraversano il confine per svolgere attività agricole - forestali o coltivare terreni (a condizione che rientrino entro 10 ore). Il Governo sloveno ha deciso altresì di dichiarare come zona rossa le Regioni statistiche Goriziana, Costiero-carsica (entrambe confinanti con l’Italia) e Carinziana a nord, prevedendo una serie di limitazioni per entrare e uscire dai confini regionali, ma con eccezioni che riguardano - tra l’altro - i viaggi per lavoro, agricoltura, gestione delle proprietà e motivi di salute.

Aggiornamento del 10/03/2021

Da oggi, 10 marzo, in prossimità del confine italo-sloveno è possibile effettuare test rapidi in cinque località (Scoffie, Nova Gorica, Sesana, Caporetto e Rateče) per coloro che hanno intenzione di entrare in Slovenia e rientrano nelle categorie dei lavoratori transfrontalieri, studenti/ricercatori, persone con appuntamento medico, coloro che svolgono assistenza a persone bisognose o devono effettuare la manutenzione su immobili di loro proprietà o in affitto e proprietari o affittuari di terreni agricoli frontalieri. Sarà possibile effettuare i test tutti i giorni feriali dalle 7:00 alle 19:00. La decisione governativa è stata diffussa dall’Agenzia STA e specifica che il governo sloveno ha affermato che il test sarà dunque disponibile per tutti coloro cui è consentito attraversare il confine senza doversi mettere in quarantena avendo fornito un test negativo al coronavirus.

Aggiornamento del 08/03/2021

Nuova stretta per i confini sloveni

In base a quanto hanno riportato i mezzi di informazione ed è pubblicato sul sito del Governo sloveno, alla luce del generale peggioramento della situazione epidemiologica in Europa, le autorità hanno deciso di inasprire l’accesso al territorio nazionale. A partire da oggi, lunedì 8 marzo, sono quindi reintrodotti i punti di controllo ai valichi con Italia, Austria e Ungheria. I valichi di tipo A, quelli più importanti (sulla frontiera con l’Italia si tratta di Sant’Andrea/Vrtojba, Fernetti/Fernetiči e Rabuiese/Škofije), saranno operativi 24 ore su 24; quelli di tipo B (che sulla frontiera con l’Italia sono  Pese/Krvavi potok, Stupizza/Robič, Predil/Predel, Gorizia-Via San Gabriele/Nova Gorica-Erjavčeva ulica e Fusine/Rateče) saranno aperti per una parte della giornata, mentre quelli minori, di tipo C, saranno monitorati con controlli a campione e riservati soprattutto ai proprietari di terreni agricoli frontalieri e alla popolazione residente lungo il confine. L’obbligo di quarantena non sarà applicato per 9 eccezioni: operatori del trasporto internazionale; coloro che effettuano trasporti di merci e persone in Slovenia o il trasporto merci in transito e lasciano il Paese entro 8 ore dal passaggio del confine (o rientrano nel Paese entro 8 ore dall’uscita dallo stesso); le persone in transito (per 6 ore); persone con passaporto diplomatico; rappresentanti di organi di sicurezza stranieri; persone trasportate nel Paese con auto-ambulanza; bambini con età non superiore a 13 anni, con relativi accompagnatori; membri dei servizi di pronto intervento e appartenenti ad organi di contrasto e dell’esercito sloveni al rientro dall’estero.  

A far data da lunedì 15 marzo le seguenti categorie dovranno esibire all'ingresso in Slovenia un test di negatività non più vecchio di sette giorni: i lavoratori transfrontalieri, gli studenti, coloro che hanno appuntamenti medici, chi assiste persone bisognose o svolge lavori di manutenzione presso edifici o terreni privati, nonché i proprietari di terreni agricoli transfrontalieri. Tra le altre novità, è stato specificato che non sarà più possibile abbreviare la quarantena per chi si reca in Slovenia e non possa esibire una prova di essere stato vaccinato, di essere guarito da Covid-19 o un test negativo (sia con metodo molecolare che test rapido). L'isolamento potrà essere interrotto sottoponendosi a test dopo cinque giorni dall'inizio della quarantena e non dopo uno come accadeva finora. Secondo quanto riferito dai media sloveni, il Ministro dell’Interno Aleš Hojs ha annunciato che saranno allestiti, previo accordo con il Ministero della Sanità, ulteriori punti per l’effettuazione di test rapidi gratuiti, soprattutto lungo i confini con l’Italia.

Aggiornamento del 26/02/2021

Il Governo sloveno ha decretato che a partire da sabato 27 febbraio 2021 tutti i raduni sono vietati nella Regione costiera di Obalno-Kraška e il viaggio tra questa regione e le altre è limitato a motivi legati al lavoro e alla salute. L'attuale livello delle restrizioni rimane in vigore nel resto del paese. Per quel che riguarda la Regione del litorale carsico-costiero, le esenzioni dalla restrizione al movimento interregionale includono il pendolarismo da o verso il lavoro, i viaggi per motivi di lavoro, l'agricoltura commerciale e il lavoro forestale o spostamenti necessari per motivi di salute, assistenza ai familiari o tutela delle proprietà. Saranno esentate dal divieto anche le persone che visitano uffici diplomatici o consolari esteri, devono attraversare i confini o che accedono a servizi di emergenza o servizi giudiziari e amministrativi. Le eccezioni si applicano anche ai membri della stessa famiglia quando viaggiano insieme. A condizione che rispettino i protocolli, l'attraversamento dei confini della regione è consentito anche alle persone con un certificato di vaccinazione Covid-19, un test del coronavirus negativo - PCR o rapido - non più vecchio di 48 ore, o un documento che attesti che sono risultati positivi da più di 21 giorni ma da meno di sei mesi fa, o la conferma di un medico di famiglia che la persona si è ripresa dal Covid-19 prima di sei mesi fa. I risultati dei test sono validi se sono stati prodotti negli Stati membri dell'UE o nei Paesi Schengen o da organizzazioni di Paesi terzi o individui autorizzati dall'Istituto di Microbiologia e Immunologia e dal Laboratorio Nazionale di Salute, Ambiente e Alimentazione. Nelle altre Regioni slovene restano consentite le riunioni fino a dieci persone. Il coprifuoco dalle 21:00 alle 6:00 rimane in vigore in tutto il Paese.

Aggiornamento del 13/07/2021

La Slovenia ha eliminato i posti di blocco sui confini interni di Schengen, il che significa che è ormai possibile entrare o uscire dal paese attraverso tutti i valichi di frontiera con Italia, Austria e Ungheria e non solo attraverso i dieci punti precedentemente designati. Inoltre, coloro che sono guariti dal Covid-19 o sono stati vaccinati con le due dosi potranno entrare nel Paese senza essere messi in quarantena o fornire un test negativo per il coronavirus. Lo ha annunciato il Ministro dell'Interno Aleš Hojs. Inoltre, un nuovo elenco di paesi ad alto rischio viene aggiunto alla lista rossa per i paesi Schengen e dell'UE che presentano una situazione Covid-19 peggiore della Slovenia. Si tratta attualmente di Spagna, Portogallo e Repubblica Ceca.

Aggiornamento del 07/02/2021

Secondo il sito ufficiale www.gov.si all'arrivo in Slovenia da quegli Stati membri dell'UE o dall'area Schengen con un quadro epidemiologico migliore (minore incidenza di infezione a 14 giorni per 100.000 abitanti), alcune eccezioni possono nuovamente essere applicate per entrare senza quarantena e senza presentare un risultato negativo del test SARS-CoV-2. Al momento, tutti i paesi vicini hanno un quadro epidemiologico migliore della Slovenia.

Queste eccezioni si applicano dal 6 febbraio 2021 a:

  • un lavoratore migrante quotidiano che lavora in uno degli Stati membri dell'UE o in un'altra area Schengen;
  • una persona che attraversa la frontiera quotidianamente o occasionalmente a causa di attività di istruzione, formazione o ricerca scientifica nella Repubblica di Slovenia o in uno Stato membro dell'UE o nell'area Schengen;
  • un cittadino di uno Stato membro dell'UE o di un'area Schengen proveniente da un altro Stato membro dell'UE o da un'area Schengen in cui ha fornito protezione e assistenza a persone bisognose di sostegno, cura o assistenza ai familiaricure parentali, che lavora su una struttura privata su un terreno di proprietà, affittato o utilizzato attraversando il confine entro 12 ore;
  • una persona che è abbonata a un servizio sanitario in Slovenia e ritorna attraverso il confine immediatamente dopo che il servizio è stato fornito. Se un minore è iscritto a un servizio sanitario, il suo tutore può entrare alle stesse condizioni se viaggiano insieme.

Il test PCR negativo o il test rapido dell'antigene non più vecchio di sette giorni devono essere presentati da queste persone solo se provengono da Stati membri dell'UE o dall'area Schengen, che hanno un quadro epidemiologico peggiore (cioè maggiore incidenza di infezione a 14 giorni per 100.000 abitanti) rispetto alla Slovenia. Questi paesi sono attualmente Spagna, Portogallo e Repubblica ceca.

Aggiornamento del 04/02/2021

Il Governo della Reepubblica di Slovenia ha emanato il 4 febbraio un'ulteriore decreto che determina le condizioni per l'ingresso nel Paese allo scopo di controllare il diffondersi della malattia infettiva COVID-19, valido fino al 12 febbraio 2021.

Secondo la nuova legge, ci sono dieci eccezioni per entrare in Slovenia senza rinvio alla quarantena a casa e senza presentare un risultato negativo del test. Le eccezioni sono le seguenti:

  1. una persona distaccata da o verso una missione nel settore dei trasporti internazionali e che lo dimostri quando attraversa il confine con il "Certificato per i lavoratori nel settore dei trasporti internazionali" di cui all'allegato 3 della comunicazione della Commissione sull'attuazione delle corsie verdi. la disponibilità di beni e servizi essenziali (GU C 96 del 24.3.20, pag. 1) o qualsiasi altro documento pertinente da cui si possa dedurre che sono stati riferiti dal datore di lavoro;
  2. una persona che effettua il trasporto di merci o persone nella Repubblica di Slovenia nel traffico commerciale o per il trasporto di merci o passeggeri in transito, se lascia la Repubblica di Slovenia entro 8 ore dall'ingresso, e una persona che effettua il trasporto di merci o persone da la Repubblica di Slovenia nel trasporto commerciale ritorna nella Repubblica di Slovenia entro 8 ore dalla sua partenza;
  3. una persona che viaggia in transito attraverso la Repubblica di Slovenia e la lascia entro 6 ore dall'ingresso;
  4. una persona con un passaporto diplomatico;
  5. un rappresentante di un ente di sicurezza estero (polizia o giustizia) che svolge un compito ufficiale e lascia la Repubblica di Slovenia il prima possibile dopo l'esecuzione del compito, e un rappresentante di un ente di sicurezza sloveno (polizia o giustizia) che svolge un incarico ufficiale e ritorna immediatamente da un altro paese quando ciò è possibile dopo che il compito è stato completato;
  6. un membro delle forze armate slovene, la polizia o un dipendente di un ente statale di ritorno dal distacco all'estero e un dipendente di enti statali in viaggio d'affari all'estero
  7. una persona che è stata trasportata nella Repubblica di Slovenia con un'ambulanza o un'ambulanza e il personale medico che lo accompagna a bordo del veicolo;
  8. un bambino che non ha ancora compiuto 13 anni e attraversa il confine insieme a un familiare stretto che non è stato messo in quarantena a casa o a cui non è stato rifiutato l'ingresso nella Repubblica di Slovenia;
  9. un membro dei servizi di protezione e soccorso, assistenza sanitaria, polizia, vigili del fuoco o un'altra persona che effettua trasporti umanitari o fornisce assistenza per il salvataggio e l'eliminazione delle conseguenze di catastrofi naturali e fa ritorno oltre confine entro 48 ore dall'attraversamento del confine ;
  10. un doppio proprietario o affittuario di terreni nella zona di confine o su entrambi i lati del confine di Stato che attraversa il confine di Stato con un paese vicino allo scopo di eseguire lavori agricolo-agricolo-forestali e ritorna oltre confine entro e non oltre 8 ore dopo attraversando il confine.

La persona di cui al punto 6 deve essere testata per la presenza di SARS-CoV-2 con il metodo PCR o con un test rapido dell'antigene all'arrivo nella Repubblica di Slovenia e le condizioni per l'isolamento devono essere fornite dal datore di lavoro fino a quando ricevere il risultato del test.

Tutte le  persone che non rientrano in nessuna delle eccezioni sopra indicate vengono inviate al momento dell'ingresso in quarantena a casa per dieci giorni, a meno che non presentino un risultato negativo del test. Il test deve essere eseguito mediante PCR in uno Stato membro dell'Unione europea o uno Stato membro dell'area Schengen o da organizzazioni o individui di Paesi terzi riconosciuti dall'Istituto di Microbiologia e Immunologia e dal Laboratorio Nazionale per la Salute, l'Ambiente e l'Alimentazione ( NLZOH) pubblicati sul sito web NLZOH. I test non devono essere più vecchi di 48 ore dalla raccolta del tampone. Si può anche eseguire un test rapido dell'antigene in uno Stato membro dell'Unione Europea o dell'area Schengen e non deve essere più vecchio di 24 ore dalla raccolta del tampone. La quarantena a casa può essere interrotta in qualsiasi momento con un test negativo (PCR o test rapido dell'antigene).

Lista rossa dei paesi UE o Shenghen con quarantena all'ingresso (salvo eccezioni o test negativo):

  1. Andorra
  2. Austria
  3. Belgio
  4. Bulgaria
  5. Cipro
  6. Repubblica Ceca
  7. Danimarca (solo singole unità amministrative): tutte le unità amministrative eccetto la provincia della Groenlandia
  8. Estonia
  9. Francia: tutte le unità amministrative della Francia continentale tranne l'unità amministrativa della Corsica e tutti i territori d'oltremare ad eccezione dei territori d'oltremare di Guadalupa, Martinica e La Reunion
  10. Grecia (solo singole unità amministrative): unità amministrative della Macedonia orientale e della Tracia e della Macedonia occidentale
  11. Croazia
  12. Irlanda
  13. Italia
  14. Lettonia
  15. Liechtenstein
  16. Lituania
  17. Lussemburgo
  18. Ungheria
  19. Malta
  20. Monaco
  21. Germania
  22. Paesi Bassi
  23. Norvegia (solo unità amministrative individuali): unità amministrative di Oslo, Rogaland e Viken
  24. Polonia
  25. Portogallo
  26. Romania
  27. San Marino
  28. Slovacchia
  29. Spagna
  30. Svezia
  31. Svizzera
  32. Vaticano

(fonte: sito ufficiale del Governo www.gov.si aggiornato al 04/02/2021)

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Dalla metà di ottobre il Governo sloveno ha adottato una serie di provvedimenti restrittivi per far fronte alla recrudescenza delle infezioni da Covid19. Il governo sloveno ha poi deciso di prorogarli fino al momento che il contesto sanitario non registrarerà miglioramenti sensibili. Al momento sono dunque vietati gli spostamenti tra i comuni della Slovenia, tranne per i trasportatori e le persone in transito verso altri Paesi (e verso l’aeroporto di Lubiana) o in rientro presso la propria residenza in Slovenia. Le persone che si recano in un altro comune devono esibire l'apposita autocertificazione in caso di controllo; gli incontri si potranno tenere rigorosamente solo in ambito familiare. Continuano a essere vietate manifestazioni, raduni, celebrazioni, feste, eventi culturali e riti religiosi e restano chiusi i negozi che vendono beni non essenziali. E’ stata inoltre confermata la didattica a distanza per tutte le categorie di studenti. E’ inoltre in vigore l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

  1. TRANSITO DA E VERSO L’ITALIA

I cittadini sloveni e italiani possono attraversare il confine tra Italia e Slovenia da qualsiasi valico, mentre i cittadini di Paesi terzi possono transitare solo da alcuni valichi specifici. 

Tutte le Regioni Italiane si trovano nella cd. lista rossa della Slovenia, pertanto:

  • all’ingresso in questo Paese è obbligatorio presentare il risultato negativo del tampone non più vecchio di 48 ore (altrimenti si è sottoporti a quarantena di 10 giorni), un documento d’identità e - per chi si debba recare in Slovenia per motivi di lavoro - una dichiarazione dell’azienda slovena presso cui ci si reca, che attesti gli urgenti motivi di lavoro che determinano il viaggio;
  • vige il divieto di movimento delle persone dalle 21:00 alle 06:00 sia per i cittadini sloveni che stranieri, ad eccezione di un transito attraverso la Slovenia;
  • attualmente sussiste anche il divieto di passaggio tra i comuni. In caso di motivate necessità di lavoro è obbligatoria la compilazione di un’apposita autocertificazione nonché di una nota sottoscritta da parte dell’azienda slovena presso cui ci si reca in caso sia anche necessario effettuare spostamenti da un comune all’altro all’interno della Slovenia;
  • il transito deve comunque essere effettuato entro 12 ore e con il minor numero di soste possibili (es. per rifornimento di carburante) ed a condizione di poter accedere senza problemi al successivo Paese di transito o destinazione finale; ogni violazione viene sanzionata con una multa dai 400 ai 4.000 euro; le principali eccezioni a queste norme valgono per i trasportatori internazionali in possesso della relativa documentazione; lavoratori o studenti transfrontalieri abituali che devono comunque poterlo attestare e non rimanere in Slovenia per più di 14 ore/giorno; per l’elenco completo delle eccezioni si veda il sito dell’Ambasciata d’Italia a Lubiana (www.amblubiana.esteri.it ).

Si suggerisce anche di monitorare: www.viaggiaresicuri.it/country/SVN e per quanto riguarda le condizioni di ingresso via terra nella Repubblica di Slovenia dalla Repubblica Italiana attraverso i valichi di frontiera, si rimanda alla sezione “Mobilità” dello stesso sito.                                  

                                                                                                                             *       *       *

Queste le coordinate bancarie sulle quali far affluire eventuali donazioni alla Protezione Civile Italiana per il contrasto all’epidemia di COVID-19: Conto corrente di Tesoreria 22330 intestato a Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile, CF 97018720587 - coordinate bancarie IBAN: IT49J0100003245350200022330 BIC: BITA IT RR ENT - Causale COVID 19 CIN: J. Nel bonifico andrà sempre indicata la Causale COVID 19.