Il boom delle biciclette è finito, dice l'esperto del settore Robert Peschke. Le strozzature dell'offerta si sono dissolte, i prezzi stanno scendendo e anche per i modelli attuali ci sono sconti rovinosi. Per molti piccoli rivenditori le cose si stanno facendo difficili.Nel 2022 i commercianti sono riusciti ad aumentare nuovamente il loro fatturato nel 2022, nonostante l'inflazione elevata e i problemi di consegna. Al netto dell'inflazione, il fatturato è cresciuto del 2,4% rispetto al 2021, come ha annunciato pochi giorni fa l'Ufficio Federale di Statistica. Nel 2022, i rivenditori di biciclette tedeschi hanno quindi mancato di poco il record di vendite del primo anno di pandemia, quando i rivenditori di biciclette registrarono un aumento delle vendite del 32,4%.Ora però l'eccesso di domanda si sta calmando e la necessità di capitale sta aumentando.  Nel 2022 molti rivenditori hanno ordinato una grande quantità di merce a causa delle strozzature nelle forniture e nella speranza che l’impennata non cessasse, senza aspettarsi che la merce sarebbe stata effettivamente consegnata. Ma questo è esattamente ciò che sta accadendo.Una parte considerevole delle biciclette e soprattutto dei singoli componenti e accessori proviene dall'estero. Nel 2022 sono stati importati ben 3,0 milioni di biciclette non motorizzate. La maggior parte di esse proveniva dalla Cambogia (22,0%), dal Bangladesh (11,9%) e dalla Polonia (7,5%).In breve: "Le strozzature nelle consegne dei fornitori a monte si sono dissolte, gli arretrati e i prodotti parzialmente finiti sono ora prodotti pronti, vanno al rivenditore e di solito devono essere pagati immediatamente o molto rapidamente", afferma Peschke.In molti luoghi, ciò ha comportato dei tagli. Per raccogliere rapidamente capitali, molti rivenditori di biciclette stanno abbassando i prezzi "in preda al panico", anche per i modelli attuali. (ICE BERLINO)

Fonte notizia: www.wiwo.de