Il porto di Beirut, distrutto dalla devastante esplosione di quasi tre anni fa nella quale rimasero uccise circa 250 persone, torna a essere pienamente operativo per consentire alle navi di grandi dimensioni di caricare e scaricare merci. Lo ha annunciato il ministro libanese uscente dei Trasporti e dei Lavori pubblici, Ali Hamiye, con un messaggio diffuso sui social network e ripreso dai media libanesi.  Nell'esplosione, definita come una delle 10 più potenti deflagrazioni non nucleari della storia, un terzo della capitale libanese era stato danneggiato, costringendo 300mila persone ad abbandonare temporaneamente o in via definitiva le proprie case, e ferendo più di 6mila persone, molte delle quali sfigurate e menomate a vita.  A partire dai  giorni immediatamente susseguenti l’esplosione, molte organizzazioni internazionali e paesi si sono mobilitati , oltre che per fornire aiuti alla popolazione, per il recupero degli edifici storici distrutti.   L’Italia, grazie anche ai fondi messi a disposizione dall’UNESCO è stata protagonista del recupero di alcuni edifici di maggiore prestigio come ad esempio il museo Sursock la cui apertura è prevista nei prossimi giorni.  Il ritorno alla piena funzionalità del porto di Beirut  viene pertanto visto dalla business community internazionale come un primo incoraggiante segnale verso il progressivo miglioramento dell’economia del paese dei cedri  (ICE BEIRUT)

Fonte notizia: rainews.it