È nata ufficialmente in Marocco un’organizzazione che riunisce le interprofessioni avicole di 17 Paesi africani. La costituzione della “Confederazione delle organizzazioni africane per lo sviluppo del pollame” è stata decisa durante un’assemblea generale a margine della 15a edizione del Salone internazionale dell’agricoltura (Siam) che si è svolta dal 2 al 7 maggio a Meknes.La nuova organizzazione che avrà sede a Casablanca prevede di aumentare il numero dei suoi membri a 52 Paesi a lungo termine.Ha il compito di sostenere l’industria avicola nei suoi Paesi membri attraverso lo scambio di esperienze e la cooperazione con l’obiettivo di promuovere, sviluppare un allevamento avicolo moderno e sostenibile in Africa, migliorare i prodotti avicoli e controllarne la qualità per affrontare le sfide della competitività internazionale.Questo approccio avviene in un contesto in cui il continente africano importa sempre più carne di pollo. Secondo i dati FaoStat elaborati dall’Agenzia Ecofin, il continente ha acquistato nel 2021, 1,9 milioni di tonnellate di carne di pollo sul mercato internazionale per un valore di 2,15 miliardi di dollari, record dell’ultimo decennio. L’Africa occidentale è il principale centro di importazione con una dotazione di 747 milioni di dollari erogati per l’acquisizione di 670.000 tonnellate di carne di pollo. I principali fornitori dell’area sono Brasile, Stati Uniti e Paesi dell’Unione Europea. In Africa l’approvvigionamento locale di carne di pollo è di circa 4 milioni di tonnellate all’anno, un terzo di questo volume fornito dal Sudafrica. In Africa, la carne di pollo è attualmente la più consumata e lo sarà ancora di più nei prossimi decenni con la crescente necessità di fonti proteiche poco costose. In questo contesto, lo sviluppo della produzione locale è una questione importante di sovranità alimentare. (ICE CASABLANCA)

Fonte notizia: InfoAfrica