A causa della siccità, che ha colpito duramente la produzione agricola, ma anche dell'alta inflazione, della stretta sulle importazioni e dell'impennata del dollaro parallelo, l'attività economica sta consolidando la sua stagnazione. A marzo è cresciuta solo dello 0,1%, rispetto a febbraio quando l'indice aveva ceduto lo 0,5% ed è avanzata dell'1,3% nella misurazione anno su anno ma nel confronto con i mesi del 2022 che non sono stati buoni a causa delle restrizioni provocate da una terza ondata di covid19. I dati provengono dall' Estimatore Mensile dell'Attività Economica (EMAE) pubblicato dall'Indec. Camilo Tiscornia, direttore di C&T Asesores Económicos, ha dichiarato che il dato più rilevante è che l' EMAE è cresciuto appena dello 0,1% mensile destagionalizzato rispetto a febbraio. "C'è un'intera sequenza in cui l'anno è iniziato con una crescita dell'1%, poi è cresciuto dello 0,5% a febbraio e ora dello 0,1%, il che dimostra che c'è stata una perdita di slancio abbastanza forte", ha detto l'economista. Ricardo Delgado, direttore della società di consulenza Analytica, ha concordato sul fatto che si può notare un forte impatto della siccità sul prodotto agricolo, che è sceso di 12 punti e ha contribuito con un calo di un punto. "Se questo settore non fosse calato, la crescita sarebbe stata del 2,3% invece che dell'1,3%", ha concluso l'economista. L'economista Agostina Myronec, della società di consulenza Ecolatina, ha sottolineato che a partire dal secondo trimestre questi dati leggermente positivi si invertiranno perché lo shock esogeno della siccità avrà un impatto. "Si stima già un calo del 40% nelle tre colture principali", ha detto. (ICE BUENOS AIRES)

Fonte notizia: Giornale LA NACION 24/05/2023