Nel settore dell'energia, al calo dei prezzi internazionali, dopo il forte impatto della guerra in Ucraina, si aggiunge l'avvio del gasdotto Néstor Kirchner. Secondo le proiezioni ufficiali, il deficit energetico di 4,3 miliardi di dollari nel 2022 diventerà un surplus nel 2024. "L'Argentina potrebbe almeno dimezzare gli acquisti esteri di combustibili per la produzione di elettricità", auspica il governo. Il gasdotto consentirà un maggiore consumo interno della risorsa Vaca Muerta, oltre a espandere le esportazioni. Secondo la società di consulenza Economía & Energía di Nicolás Arceo, il 2023 si chiuderebbe con un leggero deficit nel bilancio energetico e l'anno prossimo la situazione si ribalterebbe drasticamente. Lo specialista avverte che è difficile dare un numero in uno scenario di prezzi altamente volatili. Se il prezzo del gas naturale liquefatto (GNL) continua a scendere, lo scenario migliora. Ma il Brent può trascinare verso l'alto o verso il basso il bilancio delle esportazioni. Nonostante ciò, tra tante ovvietà, si stima un saldo positivo di 2,5 miliardi di dollari per il prossimo anno. Il litio contribuirà per la sua parte. Le esportazioni minerarie si aggirerebbero intorno ai 4,5 miliardi di dollari quest'anno, contro i quasi 3,9 miliardi del 2022 - il valore più alto in un decennio. Ma balzeranno a 5,7 miliardi di dollari nel 2024. Le spedizioni di litio passerebbero da 1,9 miliardi di dollari a 3,3 miliardi di dollari. Con questo scenario, il team economico cerca un "ponte" di dollari fino al 2024, con l'estensione dello swap liberamente disponibile e un maggiore credito commerciale da parte delle aziende. Il punto saliente è la rinegoziazione dell'accordo con il FMI, con un finale aperto. (ICE BUENOS AIRES)

Fonte notizia: Giornale EL CRONISTA 30/05/2023