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8 Giugno 2023

Spagna

SPAGNA – L’OCSE PREVEDE UNA CRESCITA DEL 2,1% DEL PIL QUEST'ANNO

A seguito del miglioramento delle previsioni da parte del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), in linea con questa tendenza, ha aumentato le previsioni di crescita del PIL spagnolo per quest'anno di sette decimi di punto percentuale, fino a raggiungere il 2,1%, incremento che dovrebbe rallentare l'anno prossimo (+1,9%).Secondo le previsioni dell'OCSE contenute nel suo ultimo rapporto Economic Outlook (https://www.oecd.org/economic-outlook/june-2023/), l'andamento positivo dell'economia spagnola sarà sostenuto fondamentalmente dalle esportazioni, che cresceranno del 5,8%, il doppio rispetto alle importazioni (+2,9%). Ciò è dovuto in gran parte alla riduzione dei prezzi delle materie prime e dei beni intermedi a livello internazionale, che rende più convenienti gli acquisti all'estero e migliora la competitività delle vendite; a ciò si aggiunge anche la ripresa del settore turistico. Si prevede che la componente estera della crescita del PIL spagnolo nel 2023 raggiungerà la quota del 56%. La seconda grande fonte di dinamismo economico sarà la spesa pubblica, con un aumento dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, grazie soprattutto agli investimenti derivanti dal programma "Next Generation EU".Tuttavia, è necessario evidenziare che i consumi privati, gli investimenti e il mercato del lavoro sono destinati a rimanere vicini alla stagnazione. In particolare, i consumi privati cresceranno soltanto dello 0,5% quest'anno a causa della perdita di potere d'acquisto dei salari, determinata dall'inflazione. In secondo luogo, gli investimenti sono frenati dall'aumento dei tassi di interesse, dall'incertezza sulla situazione politica internazionale e dalla debolezza del commercio globale. Tutto ciò incide negativamente sulla creazione di posti di lavoro. L’OCSE fissa al 12,8% il tasso di disoccupazione spagnolo per quest’anno, percentuale che rappresenta una flessione di appena un decimo di punto percentuale, a fronte di un taglio di quasi due punti l'anno scorso.D'altra parte, l'OCSE sottolinea anche che l'inflazione, che si era notevolmente moderata negli ultimi mesi, tornerà ad accelerare nel resto dell'anno e non si attenuerà nel 2024. In particolare, l'inflazione, che ad aprile aveva raggiunto il 3,2%, si attesterà al 3,9% per l'intero anno e si prevede lo stesso tasso per il 2024. Ciononostante, la Spagna si trova in una situazione sostanzialmente migliore rispetto ad altri Paesi sviluppati in termini di prospettive di crescita, anche se dobbiamo ricordare che la Spagna è uno dei pochi Paesi che non ha ancora recuperato il PIL pre-pandemia. In particolare, tra le principali economie sviluppate, gli Stati Uniti cresceranno dell'1,6%, seguiti da Giappone (1,3%), Italia (1,2%), Francia (0,8%) e Regno Unito (0,3%), mentre la Germania subirá una situazione di stasi economica.Da segnalare che il miglioramento delle previsioni non significa che lo scenario sia privo di rischi, soprattutto in Paesi come la Spagna che hanno un debito pubblico che supera di gran lunga il 100% del PIL. Le raccomandazioni dell'OCSE per il Paese iberico sono un progressivo cambiamento della politica fiscale al fine di affrontare l'alto debito e la riduzione delle misure di sostegno fiscale in linea con la moderazione dell’inflazione. Da segnalare, infine, che la Spagna chiuderà l'anno con un debito pubblico del 110,8% del PIL e un deficit del 3,5%. (ICE MADRID)


Fonte notizia: Giornale economico Expansión