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9 Giugno 2023

Paraguay

PARAGUAY: TRA I CINQUE PAESI LATINI CON EXPORT MIGLIORATO

Le esportazioni dell'America Latina e dei Caraibi sono aumentate del 2,9% su base annua nel primo trimestre dell'anno, rispetto al 16,4% dello stesso periodo del 2022, ha riferito giovedì la Banca interamericana di sviluppo (BID). Questo dato consolida la tendenza al rallentamento a seguito della pandemia di Covid-19. Nello stesso periodo del 2021, l'aumento era stato del 28%. "La performance commerciale è stata migliore della media globale", ma il calo degli importi delle vendite esterne di beni è stato diffuso in tutta la regione, soprattutto in Sud America (-0,3%), a causa del calo dei prezzi delle materie prime e della domanda, afferma la BID in un rapporto. Per paese, le esportazioni sono diminuite del 17,9% in Argentina, del 23,5% in Bolivia, del 4,7% in Colombia, del 7,7% in Ecuador, del 4,8% in Perù, del 3,5% in Uruguay, del 20,2% in Venezuela, del 4,6% in El Salvador, del 4,8% in Guatemala, del 3,7% in Honduras e dell'1,5% nella Repubblica Dominicana, rispetto al primo trimestre del 2022. Il Brasile ha registrato un aumento del 4,8% (in calo rispetto al 19% del 2022) e il Messico un aumento del 6,8% rispetto al 16,9% dell'anno precedente. Gli unici Paesi che hanno registrato un miglioramento rispetto al 2022 sono stati il Cile (+10,7% contro il 4%), il Paraguay (23,4% contro -5,9%) e il Costa Rica (14,1% contro 8,9%). La domanda dei principali partner commerciali della regione "ha continuato a registrare una marcata decelerazione", con un 9% dagli Stati Uniti, un 8,4% dall'Unione Europea, un -12% dall'Asia (esclusa la Cina) e un 5,4% dalla Cina. I prezzi delle principali materie prime esportate dall'America Latina e dai Caraibi hanno subito una contrazione negli ultimi mesi, in particolare il petrolio (-18,2%), il caffè (-12,6%), il ferro (-11,9%), il rame (-11,1%) e la soia (-5,2%). Lo zucchero, invece, ha registrato un aumento su base annua del 15,1%. Lo studio stima che "il maggiore aggiustamento dei prezzi si è verificato nel primo trimestre" e "nel resto dell'anno i prezzi rimarranno sostanzialmente stabili, a livelli storicamente elevati". Ma sottolinea un contesto di incertezza dovuto "all'evoluzione dei tassi di interesse e del dollaro, che tendono ad avere un impatto diretto sui prezzi delle materie prime". "Il ciclo economico espansivo post-covida è terminato e la regione si è assestata su una tendenza alla decelerazione delle esportazioni che dovrebbe continuare nel prossimo trimestre e stabilizzarsi nella seconda metà dell'anno", afferma Paolo Giordano, coordinatore dello studio, citato in un comunicato stampa. (ICE BUENOS AIRES)


Fonte notizia: LA NACION 09/06/2023