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23 Giugno 2023

Cile

CILE: BOKASHI E BIOTECNOLOGIA PER DARE UN NUOVO UTILIZZO AI RIFIUTI INDUSTRIALI

Scarti alimentari, rifiuti agricoli o letame di bestiame insieme a una miscela di microorganismi benefici sono gli ingredienti di una ricetta efficace per trasformare i rifiuti agroindustriali o aziendali in un prezioso biofertilizzante agricolo di alta qualità. Si tratta di un modello proposto dalle ricercatrici dell'Università Andrés Bello (UNAB) che combinano la tecnica del bokashi, un fertilizzante naturale e organico di origine giapponese risalente al XVII secolo, con la biotecnologia. Giovanna Anziani, ricercatrice presso il Centro di Biotecnologia dei Sistemi dell'Università Andrés Bello, spiega che attraverso la biotecnologia è possibile analizzare i rifiuti industriali per sviluppare una crescita specifica di determinati microorganismi, batteri, funghi o lieviti da aggiungere al bokashi, selezionati per il controllo dei patogeni e la degradazione dei composti. Secondo la ricercatrice, un esempio di rifiuti in cui questa formula può essere molto utile sono i fanghi residuali. A differenza di quanto avviene attualmente, in cui si produce un compost di scarsa qualità utilizzabile solo come foraggio, l'aggiunta di biotecnologia ai parametri per la realizzazione del fertilizzante ne garantisce una qualità così elevata da renderlo ottimale per fertilizzare i coltivi destinati all'alimentazione umana nel settore agricolo. Con il progetto di legge sui rifiuti organici, che è pronto per essere inviato al Congresso, e la Strategia Nazionale per i Rifiuti Organici, che promuove la loro valorizzazione attraverso il compostaggio e la produzione di biogas, il bokashi si presenta come un'opzione molto più efficace e all'avanguardia che consentirà alle aziende che lo adottano di smaltire i loro rifiuti in modo più sostenibile e rapido, generando risparmi o persino una nuova linea di prodotti ad alto valore per l'agricoltura. (ICE SANTIAGO)


Fonte notizia: Fonte: El Mercurio