La crescita annua dell’inflazione in Marocco è rallentata al 7,1% lo scorso mese di maggio, dal 7,8% di aprile, a causa della continua vulnerabilità all’aumento dei prezzi delle materie prime, energia in testa. Lo ha rivelato l’Alto commissariato marocchino per la pianificazione (l’organo ufficiale preposto alle statistiche del regno nordafricano), che in un comunicato stampa diffuso ieri ha detto che l’inflazione annuale registrata a maggio è dovuta all’aumento del 15,6% dei prezzi alimentari e dei prodotti non alimentari dell’1,4%. Su base mensile, il tasso di inflazione è sceso dello 0,4% a maggio.Il Marocco ha risentito negativamente delle conseguenze della guerra russo-ucraina, proprio come il resto delle economie mondiali, subendo il forte aumento dei prezzi dei prodotti di base, con cibo ed energia in prima linea, e altre gravi ripercussioni dovute alla siccità.Lo scorso marzo, la Banca centrale del Marocco ha deciso di alzare il tasso di interesse di 50 punti base, al 3%, nel tentativo di frenare l’elevata inflazione. Nonostante gli sforzi del governo per frenare l’inflazione i prezzi al consumo non hanno ancora raggiunto i livelli normali, cui aspira la Banca centrale, e che sono compresi tra il 2% e il 3%. (ICE CASABLANCA)

Fonte notizia: InfoAfrica