“Los colonos” è il primo lungometraggio del regista cileno Felipe Gálvez che ha sorpreso al Festival di Cannes del 2023, dove ha gareggiato nella categoria “A Certain Look”. Il lungometraggio, scritto insieme ad Antonia Girardi, parla del genocidio degli indigeni Selk'nam nella Patagonia cilena all'inizio del XX secolo, fatti ignorati dalla storia. Questo dramma storico è ambientato nel 1901 nella Terra del Fuoco, in Cile, dove un vasto e fertile territorio è perseguitato dagli aristocratici bianchi per la loro conquista e "civiltà", con la strategia di aprire una rotta verso l'Atlantico. Un ricco proprietario terriero assume tre cavalieri per espropriare gli abitanti indigeni della sua zona. Seguendo gli ordini, un mercenario americano e un soldato britannico scopriranno il prezzo per raggiungere quell'obiettivo. Il genocidio citato nel film è avvenuto il 25 novembre 1886 ed è considerato il primo massacro documentato del popolo indigeno, che negli anni precedenti era stato vittima di attacchi, vessazioni e persecuzioni da parte di vari membri della spedizione, tra cui diversi gruppi britannici, oltre a controversie tra argentini e cileni su detto territorio. Quello del 25 novembre è stato perpetrato da Ramón Lista e dove sono stati massacrati 28 indigeni Selk'nam. In seguito, la Terra del Fuoco fu ceduta a vari proprietari terrieri e compagnie che ne sfruttarono le risorse. "Los colonos" che mescola attori professionisti con nativi, ha nel suo cast anche il regista e sceneggiatore argentino Mariano Llinás (La cordillera, El estudiante, Historias Extraordinarias). Il lungometraggio ha ricevuto il premio FIPRESCI a Cannes (la prima volta che questo riconoscimento è stato assegnato a questo festival per la cinematografia cilena) ed è stato acquisito da MUBI per la distribuzione mondiale. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: CINEVISTA