Il governo ha istituito un nuovo registro per controllare l'attività del commercio estero dopo aver individuato più di 25.000 aziende associate in diversi database, sebbene solo 8.000 imprese abbiano presentato le loro proiezioni di import nell'ultimo anno. Le informazioni centralizzate dalla Segreteria Nazionale del Commercio hanno lo scopo di "organizzare" i dati da inserire nel nuovo registro delle importazioni, a cui si potrà accedere fino a venerdì 30 giugno. Questo compito permette ai funzionari di "purificare" e unificare il numero totale di aziende che sono effettivamente impegnate nell'attività ed escludere gli "intermediari". Ad esempio, il Codice Unico di Identificazione Fiscale (CUIT) viene incrociato con l'e-mail e il numero di telefono dell'importatore "per stabilire una comunicazione diretta", hanno detto fonti ufficiali. Finora, la riconvalida ha permesso al portafoglio dell'Economia di consolidare più di 9500 contatti autentici ai quali ha già iniziato a comunicare direttamente l'uscita dei SIRA (Sistema delle Importazioni della Repubblica Argentina) approvati. Di fronte al grande flusso di richieste di importazione, in un contesto che richiede un alto livello di competenza da parte degli organi di controllo, sia per la scarsità di valuta estera sia per il divario che favorisce le operazioni di sottofatturazione e sovrafatturazione per accedere ai dollari ufficiali, il governo sta cercando di ridurre il margine di errore nelle autorizzazioni. In sostanza, vengono richieste le informazioni di contatto dell'azienda, "al fine di mantenere una comunicazione diretta, fluida e trasparente", spiega la nota di richiesta di informazioni."I manager, gli intermediari e i vivi sono lasciati fuori", ha dichiarato un imprenditore al quotidiano El Cronista, pur lamentando "l'alto livello di burocrazia" nel commercio internazionale. (ICE BUENOS AIRES)

Fonte notizia: Giornale EL CRONISTA 30/06/2023