Durante il 2022, il volume totale commercializzato di frutta a nocciolo a livello mondiale è stato di 2,6 milioni di tonnellate. La tendenza è in calo dal 2019 e durante quest'ultimo periodo la variazione è stata del 6% verso il basso.  Del totale di frutta a nocciolo nel suo formato fresco, il 61% è composto da pesche e nettarine, il 27% da prugne e il 12% da albicocche. Il primo esportatore mondiale di frutta a nocciolo è la Spagna con una quota del 23% sul volume totale scambiato e con spedizioni nel 2022 di 693 mila tonnellate. Tuttavia, questo fornitore ha segnato una variazione negativa dal 2017 quando ha segnato un record di 1,2 milioni di tonnellate esportate, dovuto principalmente a problemi climatici ed ad una severa siccitá. Al secondo posto si posizione la Turchia, con una quota del 25% e un volume esportato nel 2022 di 348mila tonnellate e una leggera tendenza al rialzo. Questo fornitore ha registrato una crescitadel 25%  durante l'ultimo anno. Al terzo posto si posiziona il  Cile, con un export complessivo di 270mila tonnellate di frutta a nocciolo nel 2022 (+24% e una netta tendenza al rialzo). Il Cile ha un'ampia offerta composta da prugne (59%), pesche e nettarine (41%) e albicocche (0,3%). La sua partecipazione alle esportazioni mondiali è del 10%, che è più rilevante nel periodo dell'emisfero australe se si considera che in questo gruppo di frutti non vi è sovrapposizione di offerta tra gli emisferi o è molto minima. L'Italia è al quarto posto con una quota del 9% e la Grecia quinta con una quota del 6%. Entrambi i rappresentanti dell'offerta europea hanno mostrato una crescita durante l'ultima stagione rispettivamente del 50% e del 106%, in risposta alla contrazione delle stagioni passate a seguito delle gelate che si sono verificate.  (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Fonte: Anuario de Frutas de carozo. Mercado Internacional de iQonsulting