Il 28 luglio la compagnia petrolifera austriaca OMV ha annunciato di aver scoperto vicino a Vienna il più importante giacimento di gas naturale degli ultimi 40 anni in Austria, con la capacità di aumentare la sua produzione locale di gas del 50 percento. Secondo i tecnici di OMV, un consorzio petrolifero, gas e chimico controllato dallo Stato austriaco e dal fondo di investimento di Abu Dhabi, il pozzo situato nella regione della Bassa Austria ha risorse stimate di circa 48 terawattora (TWh). Questi 48 TWh, scoperti a Wittau, una ventina di chilometri a est di Vienna, equivalgono a circa 28milioni di barili di petrolio, rispetto agli 8.000 barili di gas equivalente che OMV sta attualmente estraendo in Austria.“In questo modo, possiamo aumentare la produzione annuale di gas di OMV in Austria di circa il 50%”, ha dichiarato il CEO di OMV Alfred Stern. Secondo i piani di OMV l’estrazione del gas a Wittau dovrebbe partire all’inizio del 2025 (nel contesto si prevede la costruzione di un nuovo gasdotto collegato a un vicino impianto di gas). Per il resto il consorzio ha reso noto che nel primo semestre dell’anno il fatturato è sceso a 19,9 miliardi di euro, il 35 percento in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con una conseguente flessione degli utili a 770 milioni di euro (meno 69 percento) a causa del calo dei prezzi del petrolio e del gas sui mercati internazionali. Opposizione al progetto di sfruttamento del nuovo giacimento di gas giunge dal settore delle energie rinnovabili, che ritiene che il gas andrebbe lasciato ai 5 mila metri di profondità in cui giace. La rappresentanza di interessi dei gestori di impianti eolici (IG Windkraft) afferma: “La quantità di gas stimata a Wittau, 48 TWh, corrisponde a mala pena a quanto produrrebbero 100 pale eoliche nell’arco dei 25 anni di probabile sfruttamento del giacimento. Se la corrente prodotta dalle paleeoliche venisse a sua volta rafforzata tramite pompe di calore allora per produrre i 48 TWh in questione non ci sarebbe bisogno nemmeno di 30 pale”. Vera Immitzer, direttrice dell’associazione federale del fotovoltaico, Photovoltaik Austria, ha sostenuto: “Nel breve e medio periodo continueremo ancora ad aver bisogno del gas. Dobbiamo tuttavia adoperarci maggiormente per potenziare le energie rinnovabili”. (ICE VIENNA)

Fonte notizia: Der Standard, 2 agosto 2023