La frutta brasiliana sta crescendo di importanza, sia nel mercato interno che all'estero.  Da gennaio a giugno di quest'anno, il valore delle esportazioni (comprese noci e castagne) è stato di USD 533,3 milioni e la quantità esportata è stata di 483,3 mila tonnellate, esportate in oltre 120 Paesi. L'Unione europea è la principale destinazione delle esportazioni nazionali.I dati fanno parte dello studio Proiezioni Agroalimentari, Brasile 2022/23-2032/33, realizzato dalla Segreteria per la Politica Agricola del Ministero dell'Agricoltura e dell'Allevamento (Mapa) e dalla Corporazione Brasiliana per la Ricerca Agricola (Embrapa).Limoni e lime, meloni e mango sono i frutti che hanno presentato quest'anno (da gennaio a giugno) i migliori risultati in termini di valore nelle esportazioni - limoni e lime USD 84,6 milioni, meloni USD 69 milioni e mango USD 68,4 milioni. Anche l'uva, l'avocado e le mele hanno ottenuto risultati positivi, rispettivamente con USD 36,4 milioni, USD 30,1 milioni e USD 29,5 milioni di ricavi.Le proiezioni della produzione fino al 2032/2033 mostrano che i maggiori aumenti di produzione sono previsti per i meloni (28,7%), i manghi (22,9%), le mele (21,3%) e l'uva (16,3%). La quota del Brasile nel mercato mondiale del succo d'arancia era del 49,5% nel 2022. Nello stesso periodo, le importazioni mondiali sono state di USD 3,99 miliardi e le esportazioni brasiliane di USD 1,98 miliardi. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Informativo dos Portos