A fronte dei ritardi nell’ambito della costruzione dei padiglioni stranieri e di altri allestimenti in vista di “Expo 2025 Osaka”, il 2 agosto il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria (METI) ha annunciato l'istituzione di una polizza assicurativa per le imprese edili che esitano ad accettare gli ordini di costruzione da nazioni straniere per evitare il rischio di ritardo nei pagamenti. Il Ministero ha inoltre modificato le disposizioni interne in modo da accelerare la procedura di responso ai richiedenti. Lo stesso giorno, la Nippon Export and Investment Insurance (NEXI), una società interamente controllata dal Governo giapponese, ha istituito la Expo Trade Insurance per le aziende che costruiscono padiglioni. L'assicurazione copre oltre il 90% dei danni in caso di fallimento di un'azienda straniera che ha effettuato l’ordine per la costruzione di un padiglione o nel caso in cui un governo straniero diventi insolvente a causa di sanzioni economiche o altre motivazioni. Il sistema si applica ai padiglioni costruiti a proprie spese dai Paesi partecipanti all’Expo. Il ritardo nella costruzione dei padiglioni è in gran parte dovuto al fatto che le imprese di costruzione sono riluttanti ad accettare gli ordini sia in previsione di profitti limitati dovuti all'aumento del costo del lavoro, sia perché - a causa del rinvio di un anno dell’ultima Expo tenutasi a Dubai per la pandemia - si sono accorciati i tempi che i Paesi partecipanti possono dedicare alla preparazione.  (ICE TOKYO)

Fonte notizia: ASAHI SHIMBUN (03/08/2023)