Le importazioni canadesi sono cresciute nel primo semestre del 2023 del 4,5% a 375 miliardi di dollari. Ad eccezione della Cina e della Corea del Sud, che hanno registrato un decremento rispettivamente dell’8,5% e del 7,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, tutti i principali paesi fornitori del Canada hanno registrato un incremento che va dal 6,0% registrato dagli Stati Uniti (primo paese fornitore) al 17,7% registrato dalla Germania. L’Italia è il 6 paese fornitore con 6,3 miliardi di dollari canadesi in aumento del 10,5% sullo scorso anno. Tra i prodotti italiani che hanno meglio performato si menzionano le esportazioni di apparecchi e dispositivi per la liquefazione dell’aria e del gas che sono passati da 18 milioni di dollari a 256 milioni e le esportazioni di autoveicoli che con 320 milioni hanno registrato un incremento del 40% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Interessante sottolineare una ripresa marcata del settore della moda italiana, in particolare gli indumenti e accessori di abbigliamento che ha visto le proprie esportazioni crescere del 34% e superare i 175 milioni di dollari. Da notare anche la caduta delle nostre esportazioni di rodio e palladio, utilizzati soprattutto nell’industria automobilistica per i catalizzatori, che da 159 milioni sono scese a qualche migliaio di dollari. Primo singolo prodotto esportato dall’Italia in Canada, il vino ha perso in valore il 15% ed ha chiuso il semestre con 268 milioni di dollari, riflettendo un andamento che ha visto il valore delle importazioni dal mondo, pari a 1,3 miliardi di dollari, perdere più del 12% sullo stesso periodo del 2022. Sono le importazioni di vini dal nuovo mondo, soprattutto Australia, Cile e Argentina, che hanno registrato le perdite più forti (dal 26% al 29%). (ICE MONTRÉAL)

Fonte notizia: ICE su dati Statistics Canada