Un lungo e meticoloso lavoro archeologico, condotto dagli esperti della Città di Roma e giunto alla sua conclusione nelle scorse settimane, si e' focalizzato su una delle aree piu' significative della Chiesa del Santo Sepolcro. Questo ambizioso progetto è stato supervisionato dalla Custodia Terrae Sanctae, l'ente responsabile della tutela dei siti sacri cristiani in Israele.Il team di archeologi appartenente al Dipartimento di Antichità dell'Università La Sapienza di Roma, ha concentrato le attivita' di scavo nell'area circostante la Sacra Edicola, conosciuta anche come il Tabernacolo Principale. Questa opera monumentale è parte integrante di un progetto di ristrutturazione e ricerca archeologica piu' ampio che ha richiesto un finanziamento di 41 milioni di NIS (equivalenti a circa 11 milioni di dollari USA) ed e' durato due anni.Uno degli esiti straordinari di questo sforzo è rappresentato dal ritrovamento di un vero e proprio tesoro numismatico, comprendente monete che risalgono all'era dell'imperatore romano Valente (364-378 d.C.). Questa scoperta offre un prezioso scorcio sulla vita e le attività economiche di quel periodo cruciale della storia.Accanto a questo, è emerso un frammento di paramento murario, che costituisce l'esterno dell'Edicola principale. Questa porzione di muro ha catturato l'attenzione degli archeologi grazie alla presenza di graffiti risalenti al XVIII secolo, realizzati in diverse lingue, quali greco, latino e armeno.  (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Times of Israel