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7 Settembre 2023

Argentina

ARGENTINA: MOODY'S PREVEDE UN'INFLAZIONE DEL 200% QUEST'ANNO E DEL 350% ENTRO IL 2024

L'agenzia di rating Moody's ha fatto una dura previsione per l'economia argentina. Secondo il suo ultimo rapporto, si prevede un'esplosione dell'inflazione, unita a una forte e diffusa recessione. In un rapporto sui mercati emergenti, Moody's Investors Service ha dichiarato che le condizioni sono mature per una crescita economica sostenuta nei prossimi 12-18 mesi e ha osservato che la volatilità dei prezzi delle materie prime potrebbe portare a un'inflazione elevata. Ma il caso dell'Argentina è un'eccezione. Si prevede che l'inflazione raggiungerà il 147,4% su base annua entro la fine del 2023 e il 200% su base annua a dicembre, le percentuali più alte dal 1991, prima dell'introduzione del regime di convertibilità. L'impennata dei prezzi coesiste con un calo dell'attività economica stimato da Moody's al 3,5%, fortemente segnato dalla siccità e dal calo delle esportazioni. Lo scenario sarà peggiore nel 2024: l'economia continuerà in recessione l'anno prossimo (-2,5% in media), mentre l'inflazione tornerà a raggiungere record che non si vedevano da tre decenni, toccando il 275% su base annua e l'enorme 350% da picco a picco entro dicembre. Il caso argentino, eccezionalmente, occupa troppo poco spazio nel rapporto di Moody's, che preferisce concentrarsi sul fatto che "i principali rischi" per i Paesi emergenti derivanti da un aumento sostenuto dei prezzi delle materie prime, in particolare petrolio, gas e cibo, risiedono nell'aumento dell'inflazione sia in America Latina che in India, dove "gli eventi climatici avversi hanno già iniziato a influenzare i raccolti e ad aumentare i prezzi interni". Per l'agenzia di rating, nel suo outlook globale, "è improbabile che i tagli dei tassi di interesse indeboliscano le valute locali". Alcuni mercati emergenti potrebbero iniziare a tagliare i tassi già alla fine di quest'anno, ma è improbabile una riduzione generalizzata in tutti i mercati emergenti. Le valute saranno maggiormente influenzate dagli sviluppi economici degli Stati Uniti. In alcune economie, le banche centrali potrebbero intervenire per difendere la valuta da una forte svalutazione. Prevediamo inoltre che rinvieranno i tagli dei tassi d'interesse fino a quando la valuta non si sarà stabilizzata". E a livello regionale, hanno rivisto la crescita complessiva dell'America Latina per il 2023, soprattutto grazie alla forte performance del Messico nella prima metà dell'anno, dovuta a un aumento degli investimenti, soprattutto nell'edilizia non residenziale, molti dei quali legati al nearshoring. (ICE BUENOS AIRES)


Fonte notizia: Giornale EL CRONISTA 07/09/2023