Nella prima metà dell'anno in corso, gli investimenti esteri in entrata in Spagna hanno subito una forte flessione. Le imprese spagnole sono riuscite ad attrarre 11.996,4 milioni di euro da parte di imprenditori esteri, secondo i dati pubblicati dal Ministero dell'Industria, del Commercio e del Turismo, valore che rappresenta un calo del 26,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 (16.352,1 milioni €).Tuttavia, la situazione è tutt'altro che omogenea, dato che la Comunità di Madrid rappresenta il 63,2% del totale (7.579,3 milioni €), con una crescita di quasi tre punti rispetto al periodo gennaio-giugno 2022, seguita a distanza dalla Comunità Valenciana (2.268,2 milioni €, anche se questa cifra è più che raddoppiata rispetto al primo semestre del 2022) e dalla Catalogna (824,7 milioni €, meno della metà rispetto all'anno precedente). Seguono nell’ordine: Murcia (371,5 milioni €), Paesi Baschi (310,7 milioni €), Andalusia 155,7 milioni €), Aragona (119,1 milioni €) e Isole Baleari (104,3 milioni €).Riguardo la distribuzione per settori, il grande beneficiario dell'attrazione di investimenti è l'energia, spinta dall'aumento dei prezzi, con il petrolio che attira 3,4 miliardi e la fornitura di energia che ha superato il miliardo di euro. Questo settore è seguito da: sanità (1.758,3 milioni €), telecomunicazioni (1.669,8 milioni €), attività immobiliari (468,4 milioni €), commercio all'ingrosso (422,7 milioni €), informatica (389,9 milioni €), industria chimica (377,4 milioni €), costruzioni (335,1 milioni €), commercio al dettaglio (233,2 milioni €), industria alimentare (216,6 milioni €), abbigliamento (191,5 milioni €) e servizi residenziali (158,6 milioni €). (ICE MADRID)

Fonte notizia: Giornale economico Expansión