Roma – Gli Stati africani fragili e colpiti dai conflitti sono “le maggiori vittime del cambiamento climatico” secondo un rapporto diffuso dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Secondo il rapporto, che cita le sfide climatiche negli Stati fragili e colpiti da conflitti, anche se le nazioni fragili dell’Africa hanno contribuito meno al cambiamento climatico, tendono a soffrire maggiormente di inondazioni, siccità, tempeste e altri shock legati al clima rispetto alle nazioni più stabili.“Ogni anno, negli stati fragili, le persone colpite da disastri naturali sono tre volte più numerose che in altri paesi” sostiene l’Fmi.I risultati indicano che nei Paesi fragili, la vulnerabilità climatica unita ai conflitti, la forte dipendenza dall’agricoltura alimentata dalla pioggia e la debole capacità produttiva si aggravano a vicenda, amplificando ulteriormente il loro impatto negativo sulle persone e sulle economie. Secondo il Fondo monetario internazionale, le nazioni più fragili tendono a subire maggiori perdite a causa degli shock climatici a causa della mancanza di mezzi finanziari.Il rapporto rileva che è necessario un sostegno finanziario sostenuto da parte dei partner internazionali per lo sviluppo al fine di evitare il peggioramento della fame e dei conflitti che possono alimentare sfollamenti forzati e migrazioni. (ICE LUANDA)

Fonte notizia: www.infoafrica.it - e stampa locale