Abuja – Secondo un rapporto pubblicato quest’estate dalla società di consulenza McKinsey&Company, entro il 2030 si prevede una carenza temporanea di molti minerali necessari per la transizione verso un’economia globale a basse emissioni di carbonio, minerali come cobalto, litio e terre rare.Il rapporto evidenzia che tre fattori stimoleranno la domanda globale di questi minerali utilizzati nella produzione di pannelli solari, turbine eoliche e batterie di veicoli elettrici nei prossimi anni. Si tratta innanzitutto della crescita della popolazione mondiale, che dovrebbe passare da 7,8 miliardi di abitanti del 2020 a 9,6 miliardi nel 2050, a causa in particolare della forte crescita demografica nell’Africa sub-sahariana, dove si conteranno oltre 1 miliardo di persone in più entro il 2050, e India.Gli altri due fattori sono lo sviluppo delle classi medie, che secondo le previsioni raggiungeranno i 6 miliardi di persone nel 2050 rispetto ai 3,2 miliardi di oggi, e la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Secondo McKinsey, la transizione stimolerà la crescita della domanda dei cosiddetti minerali critici in due modi: in primo luogo, le tecnologie a basse emissioni di carbonio sono spesso ad alta intensità di minerali rispetto a quelle convenzionali e in secondo luogo, le tecnologie a basse emissioni di carbonio richiedono una nuova generazione di minerali che in precedenza venivano prodotti solo in quantità limitate, come il litio e le terre rare.Il rapporto afferma inoltre che la prevista carenza di numerosi minerali non deriverà dalla scarsità di queste materie prime, ma dalla durata relativamente lunga dello sviluppo minerario (ICE LUANDA)

Fonte notizia: www.infoafrica.it - e stampa locale