Abidjan – L’International Finance Corporation (Ifc) ha investito nella piattaforma di e-commerce africana Anka per sostenere lo sviluppo di migliaia di piccole imprese artigianali guidate da donne, contribuendo a rafforzare il settore creativo in Africa così come la vendita al dettaglio online, in forte espansione nel continente.L’investimento azionario di 3,4 milioni di dollari annunciato ieri in questa società, con sede in Costa d’Avorio, è il primo investimento di Ifc nel settore creativo in Africa. Il finanziamento consentirà ad Anka, una piattaforma di vendita online per designer e commercianti africani, di espandere le proprie operazioni e aprire la sua piattaforma ad altri 100.000 artigiani in tutta l’Africa entro il 2030.Anka è una piattaforma di e-commerce all-in-one che aiuta gli artisti, compresi coloro che realizzano e vendono abbigliamento, gioielli e accessori, a trovare nuove opportunità facilitando le vendite, la spedizione e l’elaborazione dei pagamenti. La piattaforma conta più di 22.000 venditori, principalmente in Africa, ma anche in Nord America, Caraibi ed Europa. I prodotti possono essere acquistati sul mercato online Afrikrea, gestito da Anka.“Attendiamo con impazienza questa collaborazione con IFC, soprattutto in questa fase del nostro sviluppo. Le nostre attività sono in forte espansione dal 2021 e siamo pronti a fare il passo successivo nella nostra crescita. Questo investimento sosterrà i nostri sforzi per sviluppare le nostre attività e consentire alle aziende creative africane di trovare opportunità nel mercato globale”, ha affermato Moulaye Tabouré, Ceo di Anka, secondo un comunicato dell’Ifc.“Sostenere gli artigiani africani, in particolare le donne, e aiutarli a trovare mercati più ampi è essenziale per rafforzare l’inclusione economica e promuovere la crescita sostenibile”, ha affermato Makhtar Diop, amministratore delegato di Ifc. La strategia di Anka, che consiste nel consentire a coloro che lavorano nel settore della moda di aprirsi a livello internazionale, è in linea con il desiderio di Ifc di sostenere le industrie creative africane al fine di creare nuove opportunità e favorire una crescita inclusiva.Oltre a questo finanziamento, l’Ifc aiuterà Anka a fornire formazione, in particolare finanziaria, ai commercianti al fine di promuovere lo sviluppo delle loro attività. L’Ifc fornirà inoltre ad Anka servizi di consulenza per aiutarla a migliorare la propria governance aziendale.Secondo le indagini imprenditoriali della Banca Mondiale, le piccole imprese creative africane devono affrontare ostacoli significativi all’accesso ai mercati internazionali e solo il 12% di loro esporta direttamente i propri prodotti. Inoltre, meno del 10% del mercato al dettaglio nel settore creativo viene ora realizzato online in Africa.Tuttavia, secondo il recente rapporto Women and E-commerce in Africa dell’Ifc, il mercato africano dell’e-commerce potrebbe crescere di oltre 14,5 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2030 e, così facendo, dare impulso al settore dell’e-commerce e creare posti di lavoro. Secondo il rapporto, colmare il divario di reddito tra donne e uomini sulle piattaforme di e-commerce aumenterebbe il valore di questo mercato di quasi 15 miliardi di dollari.L’Ifc ha investito in Anka attraverso la sua nuova piattaforma di venture capital per Africa, Medio Oriente, Asia centrale e Pakistan, che fornisce supporto alle aziende tecnologiche in fase iniziale, in particolare nei settori dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria, del clima e dell’agricoltura.L’investimento dell’Ifc è sostenuto dal meccanismo di finanziamento del Private Sector Promotion Window dell’International Development Association (Ida).L’Ifc, membro del Gruppo della Banca Mondiale, è la principale istituzione di sviluppo focalizzata sul settore privato nei Paesi emergenti. Attiva in più di 100 Paesi, dedica il suo capitale, le sue competenze e la sua influenza alla creazione di mercati e opportunità nei paesi in via di sviluppo. Nell’anno fiscale 2023, l’Ifc ha impegnato la cifra record di 43,7 miliardi di dollari a favore di aziende private e istituzioni finanziarie nei Paesi in via di sviluppo. (ICE LUANDA)

Fonte notizia: www.infoafrica.it - e stampa locale