Nel terzo trimestre del 2023 gli investimenti sono diminuiti del 20% e il numero di operazioni di quasi il 50% - da 131 a 77 tra luglio e settembre -, come rilevato dallo Start-Up Nation Policy Institute.Secondo SNPI, non tutto è da attribuire alla crisi globale o alla riforma giudiziaria israeliana. Parte del calo degli investimenti in Israele, come nel resto del mondo, è dovuto anche alla scelta degli imprenditori di raccogliere fondi dagli investitori esistenti, senza fissare una nuova valutazione della società. Secondo lo studio, le aziende non segnalano tali round e quindi il numero effettivo di round di finanziamento in realtà sarebbe superiore  a quello pubblicato. Tuttavia, le raccolte fondi di questa tipologia sono solitamente di importi relativamente piccoli, quindi l'ammontare complessivo degli investimenti non e' significativamente più alto di quelli pubblicato.Il rapporto indica, atresi', che la causa del calo degli investimenti è anche la scomparsa dalla scena di alcuni investitori. Secondo SNPI, infatti, si è registrato un calo di circa un terzo nel numero dei fondi di venture capital israeliani attivi in investimenti locali e del 40% nel numero di fondi esteri (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: globes