La resa dei vigneti francesi rimane stabile a livello nazionale, con 58 hl/ha, mentre esplode l’etereogenietà tra le diverse regioni. I volumi maggiori di vino sono stati raccolti nel Cognac, in Corsica e nella Champagne, mentre sono diminuiti in Languedoc e restano bassi a Bordeaux e nel Sud-Ovest. La poca resa della zona sud-occidentale è dovuta, invece, alle muffe delle viti ed alle ondate di caldo tardivo ed alla siccità, soprattutto in Languedoc, ma anche alle violenti grandinate a Bordeaux. Un calo si è registrato anche in Provenza e nella Valle del Rodano. Altrove, soprattutto nelle Charentes, la situazione è stata più favorevole. A livello regionale, la Corsica registrerebbe il raccolto più elevato degli ultimi dieci anni. La raccolta 2023, 46,01 M hl, si eguaglia a quella del 2022 (46,06 M hl). In definitiva, la produzione di vini DOP rimarrebbe stabile rispetto al 2022, mentre i vini IGP si abbaserebbero dell’11% e i vini per acquavite aumenterebbero del 17%. (ICE PARIGI)

Fonte notizia: JA - 101023 - VITISPHERE