Con l'inflazione, i consumatori si sono allontanati da questi prodotti, spesso più costosi. Di conseguenza, mentre il numero di agricoltori che rinunciano al marchio biologico è in aumento, la superficie destinata all'agricoltura biologica dovrebbe scendere sotto il 10% entro il 2023. Le aziende a valle del settore (trasformatori, distributori, ecc.) non sono state risparmiate. Per la prima volta, il loro numero è diminuito del 2% lo scorso anno (a 28.550).Nell'ambito della legge finanziaria 2024, le associazioni di categoria del settore, Coopération Agricole, Syndicat National des Entreprises Agroalimentaires Bio (Synabio) e la Fédération des organisations économiques 100 % Bio (Forebio), chiedono che vengano stanziati 326 milioni di euro di aiuti.I rappresentanti delle imprese hanno stimato le perdite nel 2023 a 271 milioni di euro. Questa perdita di reddito è in parte dovuta al declassamento dei prodotti venduti in modo convenzionale, come il latte e la carne, a causa della mancanza di punti vendita biologici. Inoltre, si parla di "prezzi all'esportazione più bassi e costi di stoccaggio più elevati". Inoltre, per incoraggiare una maggiore presenza di alimenti biologici nelle mense - l'obiettivo della legge Egalim è di raggiungere il 20%, mentre il dato attuale è del 6,6% - un emendamento propone di stanziare 50 milioni di euro per "sostenere le autorità locali di medie dimensioni nell'introduzione" di alimenti biologici nelle scuole (ICE PARIGI)

Fonte notizia: CD/LES ECHOS