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6 Dicembre 2023

Israele

L'ISTITUTO DI RICERCA DAN & BRADSTREET RITIENE CHE IL PEGGIO DAL PUNTO DI VISTA economico sia ormai alle spalle.

Il prossimo giovedì saranno due mesi dall'inizio del conflitto. Il comportamento dei consumatori in Israele è ancora lontano dall'essere normale, ma l'istituto di ricerca Dan & Bradstreet, secondo uno studio pubblicato questa settimana, ritiene che il peggio dal punto di vista economico sia ormai alle spalle. Dall'inizio delle ostilità, quasi 100.000 lavoratori sono stati licenziati a causa della carenza di domanda che ha interessato diversi settori dell'economia. L'Istituto ritiene, tuttavia, che ci siano ragionevoli possibilità che la tendenza possa invertirsi a breve, considerato che molte aziende stanno già pensando alla possibilità di reintegrare in servizio i propri dipendenti. Secondo lo studio, una condizione per il reinserimento dei lavoratori è il ritorno alla piena attività del sistema educativo. Dunn & Bradstreet sottolinea, altresi', che il ritorno alla normalità inizia a farsi sentire soprattutto nei settori dell'intrattenimento, dove, tra l'altro "si osserva una tendenza crescente alla riapertura di ristoranti e caffè, anche se alcuni di essi non hanno ancora ripristinato gli orari di esercizio originali e chiudono relativamente presto la sera. Sembra, tuttavia, che il pubblico stia tornando a frequentare ristoranti e caffè, nella città di Tel Aviv per esempio, dove a volte è già difficile trovare un posto libero in un ristorante". (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Calcalist