A fronte del perdurare della crisi e dell'incertezza causata da fattori esterni avversi, l'attività economica nel primo semestre del 2023 è cresciuta dell'1,6%, principalmente a seguito di un rallentamento nel secondo trimestre dell'1,1% rispetto alla crescita del 2,1% del primo trimestre. Il principale motore della crescita è stato il settore dei servizi, che è cresciuto del 3,7%, all'interno del quale il commercio ha contribuito in modo più positivo, la produzione industriale harecuperato nel secondo trimestre e ha raggiunto tasso di crescita pari all’1,7% nel primo semestre dell'anno.  Il principale fattore limitante per il dinamismo della crescita è il calo della produzione di metalli dovuto all'impatto della crisi energetica. Analizzando dal lato della spesa, la crescita nel primo semestre è dovuta al contributo positivo delle esportazioni nette, mentre la domanda interna è diminuita a fronte di una crescita divergente dei consumi privati edi un calo degli investimenti lordi. I consumi privati, nonostante le pressioni inflazionistiche e l'aumento dei costi di finanziamento, sono aumentati del 2,1% su base reale, sostenuti dalla crescita dei salari, l’aumento delle rimesse dall'estero, la crescita dei prestiti e le misure governative a sostegno dell'economia. (ICE SKOPJE)

Fonte notizia: Ministero delle Finanze