L'Assemblea nazionale ha approvato mercoledì un disegno di legge sull'imposta minima che introduce una nuova tassazione per i grandi gruppi nazionali e per i gruppi internazionali con sede in Slovenia. I parlamentari hanno accolto con favore la misura basata sulla direttiva UE come un passo verso una tassazione più equa, anche se una parte dell’opposizione preferirebbe rinviarne l’attuazione. La notizia è riportata dall’Agenzia STA.In linea con il disegno di legge, che doveva essere adottato entro la fine dell’anno, si applicherà un’aliquota fiscale del 15% alle multinazionali con ricavi superiori a 750 milioni di euro generati in almeno due dei quattro esercizi finanziari precedenti.La segretaria di Stato del Ministero delle finanze, Katja Božič, durante la discussione ha sottolineato che si tratta di un'imposta aggiuntiva e non deve essere confusa con l'attuale imposta sul reddito delle società.La nuova legislazione, risultato dei colloqui tra 138 paesi dell’OCSE e del G20, mira ad affrontare la pratica di molte grandi multinazionali che convogliano enormi profitti verso giurisdizioni dove sono tassati con aliquote molto basse o pari a zero.La nuova tassa verrà applicata alle multinazionali quando l’aliquota fiscale effettiva da loro pagata sarà inferiore al 15%, il che significa che gli utili eccedenti delle società a bassa tassazione in Slovenia saranno tassati al 15%.Nel corso del dibattito diversi deputati hanno sottolineato la necessità che le aziende paghino le tasse nelle società in cui generano entrate e profitti e l'impatto sociale negativo della perdita di queste entrate fiscali.Sulla base dei dati disponibili, il Ministero stima che un totale di 184 multinazionali saranno soggette alla nuova tassa, che entrerà in vigore con l'inizio del prossimo anno finanziario. (ICE LUBIANA)

Fonte notizia: stampa locale STA