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12 Gennaio 2024

Israele

IL DEFICIT DI ISRAELE È PIÙ CHE RADDOPPIATO DALL’INIZIO DEL CONFLITTO

Il deficit fiscale di Israele è aumentato al 4,2% del PIL alla fine di dicembre 2023, ha riferito la Ragioneria Generale del Ministero delle Finanze: un divario di 77,5 miliardi di shekel (19,3 mld di euro, ndr) tra minori entrate e aumento della spesa pubblica. Alla vigilia dello scoppio del conflitto, a fine settembre, il deficit era pari al 2%, quindi risulta più che raddoppiato a causa delle spese belliche. Alla fine del 2022, pochi giorni dopo il giuramento dell’attuale Governo, Israele aveva un surplus fiscale di 10 miliardi di NIS: pertanto, nell'arco temporale di un anno, il deficit è aumentato di 10 miliardi di NIS.Il forte aumento deriva sia dal calo delle entrate che dall’aumento della spesa pubblica: nell'ultimo anno, le entrate statali sono diminuite di 30 miliardi di NIS, con 24 miliardi di NIS in meno di entrate dalle tasse e 6 miliardi di NIS in meno di entrate dall'assicurazione nazionale. Le entrate fiscali sono diminuite dell'8% a 404,4 miliardi di NIS da 428,9 miliardi di NIS nel 2022. La riscossione delle tasse ha iniziato a diminuire a metà del 2022 dopo che i tassi di interesse hanno iniziato a salire e il Ragioniere Generale rileva che il calo della riscossione delle tasse ha subito un'accelerazione dopo l'inizio della guerra. Le tasse sugli immobili (imposta sull'acquisto e imposta sulle migliorie) sono scese del 45% nel 2023, per un totale di 14,4 miliardi di NIS rispetto a 25,4 miliardi di NIS nel 2022. La spesa corrente del governo a dicembre è stata di 33 miliardi di NIS, con ulteriori 17 miliardi di NIS in spese belliche e 5,7 miliardi di NIS in tasse sulla proprietà per danni di guerra. (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes