L'Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha riferito lunedì che l'indice dei prezzi al consumo (IPC) per il mese di dicembre ha registrato un calo dello 0,5%. Così, l'inflazione nel 2023 si è chiusa con un 3,9% cumulativo. Secondo il rapporto dell'istituzione, nell'ultimo mese dell'anno "dieci delle dodici divisioni che compongono il paniere IPC hanno contribuito a impatti negativi sulla variazione mensile". Tra i reparti con le maggiori diminuzioni dei prezzi spiccano i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (-0,8%), dove ortaggi, legumi e tuberi hanno registrato un calo del 4,3% e prodotti lattiero-caseari e uova con -1,5%. Nel comparto  tempo libero e nella cultura si registra un calo del 2,8%, dove spicca il calo dei pacchetti turistici (-7,5%). Al contrario, il comparto che ha registrato un aumento mensile dei prezzi è stata quella dei ristoranti e degli alberghi (0,8%). Nel dettaglio, i prodotti e servizi che hanno registrato una diminuzione dei loro prezzi sono le patate con il 16%, la benzina (-1,9%) con un accumulato del -2,5% nel 2023 e il trasporto aereo con il 4,0%. Gli aumenti maggiori sono stati riscontrati nei trasporti e negli autobus interurbani (12,2%) e negli alimenti consumati fuori casa (12,3%). Così, contrariamente alle caute previsioni del mercato, l'IPC ha registrato il suo 13° calo e, in questo modo, ha raggiunto il livello più basso da giugno 2021. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Rivista DiarioUdeChile del 12.01.24