Pakistan
PAKISTAN: COLLABORAZIONE SINO PAKISTANA NEL COMPARTO ELETTRICO
I negoziati tra il Pakistan ed ICBC (Industrial and Commercial Bank of China) e la Bank of China, per un pacchetto finanziario di $ 600 milioni, segnerebbero una battuta d’arresto per le nuove condizioni introdotte dalle istituzioni bancarie cinesi. Secondo i media pakistani, la concessione dei prestiti verrebbe collegata alla risoluzione dei rimborsi dei debiti contratti dal Pakistan nei confronti delle centrali elettriche indipendenti cinesi che operano nel popoloso paese dell’Asia Meridionale. In questa fase, il Governo del Pakistan non appare disposto ad approvare le nuove condizioni finanziarie per la preoccupazione di mantenere gli equilibri del bilancio pubblico e per non creare un importante precedente. I funzionari cinesi hanno affermato che collaborano attivamente con le controparti pakistane per risolvere la criticità. All’inizio degli anni ’90, il Pakistan ha dovuto affrontare gravi carenze nella generazione di energia elettrica. Lo squilibrio tra la crescente domanda e l’offerta elettrica ha generato numerose interruzioni nell’erogazione dei servizi per l’utenza domestica e per quella industriali. A partire dal 1994 il Pakistan ha avviato una nuova politica energetica per attrarre investimenti diretti esteri. I produttori di energia indipendenti (IPP) hanno avviato le attività in Pakistan dopo il 1994 beneficiando di diversi incentivi come l’ onere sulla capacità, che copriva il servizio del debito, i costi operativi, le spese assicurative ed il rendimento del capitale proprio. L’introduzione dell’onere sulla capacità, le tariffe elevate offerte ai produttori indipendenti, l’assenza di incentivi per la riduzione dei costi operativi hanno progressivamente incrementato il debito circolare del comparto energetico. Il debito circolare è il pagamento trattenuto dall'agenzia CPPA (Central Power Purchasing Agency) a causa del crescente deficit dei flussi di cassa che generano a catena problemi agli altri attori della catena di approvvigionamento. Le principali cause del debito circolare sono la Governance inadeguata del settore energetico, i ritardi nella determinazione e nella notifica delle tariffe, i ritardi nell’adeguamento dei prezzi dei carburanti, ricavi insufficiente per consumatori pubblici e per quelli privati, elevate perdite nella trasmissione e distribuzione elettrica. i modesti livelli di riscossione delle società di distribuzione di energia (DISCO) dai clienti privati e da quelli governativi, insieme ai ritardi nei pagamenti dei sussidi differenziali tariffari da parte del governo alle DISCO, hanno incrementato le difficoltà finanziarie dei fornitori di carburante, delle società di generazione e delle società di trasmissione. Secondo AidData, un centro di ricerche sullo sviluppo internazionale con sede presso il College of William & Mary in Virginia, la Cina ha impegnato in Pakistan circa $ 70,3 miliardi in progetti di sviluppo nel periodo compreso tra il 2000 e il 2021. Circa il 98% delle risorse finanziarie sono state impegnate sotto forma di linee di credito mentre le sovvenzioni costituiscono il restante 2%. Il tasso di interesse medio sulle linee di credito è del 3,72% con una scadenza di 9,84 anni e un periodo di grazia di 3,74 anni. Oggi, una parte dei prestiti cinesi è entrata nella fase di rimborso. In termini di distribuzione settoriale delle linee di credito, il settore energetico ha svolto un ruolo centrale ricevendo $28,4 miliardi, circa il 40% degli aiuti cinesi. Dopo il 2014 i progetti elettrici (14) costituiscono una parte centrale della strategia CPEC che si traduce in un grande corridoio infrastrutturale di collegamento della provincia nord occidentale cinese dello Xinjang con il porto pakistano sud occidentale di Gwadar. http://tempuri.org/tempuri.html (ICE ISLAMABAD)
Fonte notizia: Pt profit