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17 Gennaio 2024

Israele

LO SHEKEL È AI MINIMI DA DUE MESI RISPETTO AL DOLLARO

Questa mattina lo shekel si sta ulteriormente indebolendo rispetto al dollaro: nelle contrattazioni interbancarie pomeridiane di ieri, il tasso shekel-dollaro è cresciuto dello 0,37% a 3,767 NIS/$, mentre il tasso shekel-euro è inferiore dello 0,18% a 4,102 NIS/€. Ieri, la Banca d'Israele ha fissato il tasso rappresentativo shekel-dollaro in rialzo dello 0,671% rispetto a venerdì, a 3,753 NIS/$, e il tasso rappresentativo shekel-euro è stato fissato dello 0,516% in più a 4,109 NIS/€. Lo shekel viene scambiato a tassi rispetto al dollaro USA che non si vedevano da novembre. Dall’inizio del 2024, la valuta locale si è svalutata quasi del 5% rispetto al dollaro americano. La debolezza dello shekel rappresenta la massima priorità della Banca d’Israele, che ha tagliato il tasso di interesse all’inizio del mese, in parte a causa della forza dello shekel alla fine del 2023. Ronen Menachem, capo economista della Mizrahi Tefahot Bank, afferma che a livello locale ci sono tre ragioni per il deprezzamento dello shekel. "In primo luogo, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) di dicembre, che era ancora una volta al punto più basso delle aspettative e ha ripristinato la speculazione dei media su un altro taglio dei tassi di interesse il mese prossimo." Menachem sottolinea che, sebbene questo non sia ancora lo scenario principale, un CPI come quello di dicembre avrà un impatto sul mercato. A ciò si aggiunge l'escalation di sicurezza avvenuta nei giorni scorsi, espressa su tutti i fronti. "Vediamo la soglia di tensione tra Stati Uniti e Regno Unito con i ribelli Houthi in aumento, che influenzano negativamente la propensione al rischio sia da noi che a livello globale." Si aggiungono poi anche i dubbi sul bilancio 2024, che è passato all'approvazione della Knesset e riflette un elevato deficit fiscale del 6,5%. "Il mercato si preoccupa, tra l'altro, di quale sarà la risposta delle agenzie di rating del credito. Dopotutto, da oggi si concentrano sulle conseguenze negative per il rating di Israele." Infine, si prevede che il dollaro, che si è rafforzato a livello mondiale, risponda anche al processo elettorale in corso negli Stati Uniti che potrebbe sicuramente portare a un cambiamento nella direzione della valuta, tuttavia, sottolinea Menachem, "Il dollaro è considerato una valuta rifugio e se le tensioni geopolitiche aumentano, potrebbe ulteriormente rafforzarsi alla luce dell'aumento della domanda". (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes