Nonostante la carenza nel Paese di attrezzature, vagoni e treni, la revisione pianificata dall’Uganda della ferrovia a scartamento metrico per ridurre i costi di trasporto sul corridoio settentrionale e migliorare la competitività commerciale è entrata nelle fasi finali. Secondo il pubblicista dell’Uganda Railways Corporation (Urc) John Lenon Sengendo, la società spagnola Imathia Construction ha completato la sostituzione delle traversine in acciaio con travi in cemento sulla sezione Namanve-Kampala della linea, che dovrebbe essere consegnata questo mese, prima che l’appaltatore si imbarchi nella tratta finale, Namanve-Mukono.Questa sarà la seconda sezione del tracciato ad essere completata dopo la riabilitazione della linea Tororo-Namanve, compresa la linea fino al molo Jinja, completata un anno fa.Mentre il binario a scartamento metrico Malaba-Namanve è ora in discrete condizioni, importatori, esportatori e caricatori rimangono scettici riguardo al passaggio alla ferrovia, citando una carenza di materiale rotabile, che ha portato al trasporto su strada del 90% del traffico sul corridoio settentrionale e solo il 7% circa su rotaia. Di conseguenza, i costi di trasporto sono relativamente elevati sul Corridoio Nord, variando da 20 centesimi a 25 centesimi per tonnellata per chilometro per il trasporto su strada, mentre il costo per il trasporto ferroviario varia da 6 centesimi a 12 centesimi per tonnellata per chilometro, a seconda del tipo di carico.Si prevede che la Banca africana di sviluppo, fornirà 233,2 milioni di dollari, e il Fondo africano di sviluppo 100,7 milioni di dollari, entrambi prestiti agevolati per finanziare la costruzione e l’acquisto di materiale rotabile, che comprende locomotive, vagoni e pullman. L’obiettivo di Urc è spostare sei milioni di tonnellate di merci all’anno dalla strada alla rotaia.Nei suoi sforzi per rinnovare la ferrovia a scartamento metrico, l’Uganda sta anche rilanciando il percorso da Tororo nell’Uganda orientale a Gulu City nel nord. La linea è attualmente in costruzione. Significativamente, la città ospita anche il Gulu Logistics Hub, la cui fase uno è anch’essa in costruzione e dovrebbe essere completata nel marzo. L’hub – che sarà collegato tramite ferrovia – è stato progettato come un luogo strategico di collegamento ai mercati in crescita di Congo e Sud Sudan. (ICE ADDIS ABEBA)

Fonte notizia: InfoAfrica