Fedefruta ha evidenziato l'applicazione di gestioni agronomiche come l'utilizzo di reti protettive, frangisole e argille per ridurre l'evapotraspirazione nelle colture, nonché il monitoraggio delle frequenze e dei tempi di irrigazione almeno fino a quando le alte temperature non si attenuano. Dopo che i termometri hanno raggiunto i 35°C tra le regioni di Coquimbo e Biobío, il settore agricolo cileno è allertato sulla possibilità che l'ondata di caldo continui. Per questo motivo, il presidente di Fedefruta, Jorge Valenzuela, ha sottolineato che i frutticoltori stanno applicando una gestione agronomica come l'uso di reti protettive, creme solari e argille per ridurre l'evapotraspirazione nelle colture. La federazione della frutta ricorda inoltre che in queste circostanze, il lavoro nel frutteto viene sempre svolto in momenti della giornata in cui le temperature sono più basse, con orari diversi ed evitando l'esposizione di collaboratori e operai nelle ore estreme di caldo. Fedefruta sottolinea che sono in corso la raccolta di uve precoci e noccioli come pesche, nettarine e prugne, tra le altre specie rilevanti provenienti dall'area produttiva centrale del Paese, e in vista della possibilità di incendi boschivi, l'appello del sindacato è di essere estremamente vigili e seguire le misure coordinate dalle autorità, per evitare tragedie come quelle vissute in questo periodo l'anno scorso. Per questo motivo, il sottosegretario all'Agricoltura, Ignacia Fernández, ha invitato la comunità a collaborare e ad adottare le misure necessarie "per proteggere la loro salute, la loro terra e la loro produzione, e per aiutarci a prevenire la diffusione degli incendi. Dal nostro ministero, e insieme a Senapred, abbiamo chiesto Zero Slaughter, per evitare attività agricole e forestali". (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Portal Fruticola