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25 Gennaio 2024

Argentina

ARGENTINA: MENO OSTACOLI FITOSANITARI CON LA BOLIVIA

Argentina e Bolivia hanno avviato la Certificazione Fitosanitaria Elettronica (e-phyto, per il suo acronimo in inglese) per lo scambio di prodotti e sottoprodotti di origine vegetale, secondo il Servizio Nazionale di Salute e Qualità Agroalimentare (Senasa), che è il uno che rilascia detta certificazione in territorio argentino.Lo strumento lanciato da Senasa e dal suo omologo boliviano, il Servizio nazionale di salute agricola e sicurezza alimentare (Senasag), non solo elimina l’uso della carta, ma consente anche che il certificato fitosanitario raggiunga in pochi secondi il paese di destinazione, secondo quanto espresso dall'organizzazione in un comunicato. In altre parole, velocizza i processi ed elimina le procedure burocratiche poiché avviene in modo molto semplice e completamente online.L'Argentina utilizza la certificazione fitosanitaria elettronica nello scambio di prodotti vegetali con 41 paesi e, in questo senso, il direttore nazionale della protezione delle piante di Senasa, Diego Quiroga, ha commentato: "Siamo uno dei paesi che guidano l'implementazione di e-Phyto a a livello globale, uno strumento che abbiamo iniziato a utilizzare nel 2020 insieme al Cile e che ha dato ampie prove della sua utilità, poiché oggi è contemplato a livello globale.Nel corso del 2023, l’Argentina ha emesso più di 1.700 certificati fitosanitari in operazioni commerciali con la Bolivia che coprivano esportazioni di chicchi di grano e mele fresche per oltre 58.100 tonnellate. Per quanto riguarda le importazioni argentine, i principali prodotti entrati lo scorso anno dal paese vicino sono stati la soia e le banane fresche. Dopo aver implementato Phyto con il Cile, l’Argentina ha continuato a rafforzare l’utilizzo di questo sistema digitale e oggi lo utilizza anche con Stati Uniti, Sri Lanka, Costa Rica; Paraguay, Colombia, Messico, Perù, i paesi dell'Unione Europea e Cina, tra gli altri. La certificazione fitosanitaria elettronica è uno strumento che favorisce il commercio internazionale di articoli regolamentati di origine vegetale in modo semplice, trasparente, affidabile, digitale e senza supporti cartacei perché riduce costi, tempi e documentazione fraudolenta, che porta a velocizzare il processo di rilascio delle merci. Lo sviluppo dell'e-Phyto System è un'iniziativa della Convenzione internazionale per la protezione delle piante (IPPC) che incoraggia la sua attuazione da parte delle Organizzazioni nazionali per la protezione delle piante (NPPO) dei paesi contraenti. Con l'implementazione di questo strumento, una NPPO esportatrice - ad esempio Senasa - può trasferire certificati e-Phyto attraverso un sistema "Hub" sicuro (sistema centrale di scambio di certificati dell'IPPC) che trasferisce quel certificato alla "cassetta postale" dal paese importatore paese, da dove la NPPO del paese importatore può recuperarlo. (ICE BUENOS AIRES)


Fonte notizia: Giornale LA NACION 25/01/2024