Israele
LE MULTINAZIONALI CHE OPERANO IN ISRAELE vedono un impatto limitato generato dal conflitto
Secondo un nuovo rapporto pubblicato da Israel Advanced Technology Industries (IATI) - un’organizzazione ombrello per le aziende tecnologiche che operano nel Paese -, Israele ospita le attività di 430 società multinazionali (MNC), che danno lavoro a 86.000 lavoratori e costituiscono circa il 18% della forza high-tech locale. Le multinazionali sono definite come aziende globali che svolgono operazioni di ricerca e sviluppo in Israele oppure possiedono un’azienda tecnologica israeliana. Il rapporto mostra i risultati di un sondaggio tra 60 manager di multinazionali a cui e' stato chiesto quale fosse l’impatto della guerra sulle loro operazioni. Nel sondaggio condotto dalla società di consulenza Ernst & Young, il 60% degli intervistati ha affermato che la guerra ha avuto un impatto minimo sulle loro attività in Israele, il 30% ha risposto che l’impatto è stato limitato e il 10% ha affermato che l’impatto è stato grave. Le prime 10 multinazionali più rilevanti – Intel Corp, Nvidia, Google, Microsoft, Hewlett-Packard, Applied Materials, IBM, Philips, Apple – impiegano il 37% dei lavoratori, ovvero oltre 31.000, principalmente nei settori della ricerca e sviluppo, ma anche della produzione e della logistica; hanno sede nel Nord del Paese, principalmente negli uffici e nei centri di ricerca e sviluppo di Haifa, Kiryat Gat, Yokneam e Herzliya. La stragrande maggioranza delle multinazionali in Israele, con più di 250 dipendenti, sono società che hanno il proprio Quartier Generale negli Stati Uniti, e rappresentano l’81% delle 430 aziende. A seguire si trovano aziende tedesche, britanniche e cinesi. (ICE TEL AVIV)
Fonte notizia: The Times of Israel