Il Ministero dell'Energia e delle Infrastrutture di Israele ha annunciato che il prezzo della benzina a 95 ottani presso le pompe self-service in Israele, che viene fissato dal Governo, aumenterà di 0,16 NIS al litro a partire dalla mezzanotte di mercoledì (oggi, ndr), fino a 7,38 NIS al litro. Il nuovo prezzo della benzina sarà il più alto da luglio 2022 quando era arrivato a 8,08 NIS per litro a causa della guerra Russia-Ucraina. L'ultimo aumento segue l'incremento del prezzo del petrolio sui mercati mondiali e l'indebolimento dello shekel al momento del calcolo del prezzo. Un'altra causa dell'aumento dei prezzi è stata la decisione del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di non prolungare la riduzione delle accise. Tra l’aprile 2022 e la fine del 2023, il Ministero delle Finanze aveva ridotto le accise per mantenere il prezzo controllato della benzina a 95 ottani stabile appena al di sotto di 7 NIS al litro. Nell’ambito dei tagli al bilancio statale rivisto per il 2024, è stato deciso di annullare la riduzione delle accise, che l’anno scorso è costata alle casse statali più di 1 miliardo di shekel (250 mln di euro ca., ndr) di mancate entrate. Di conseguenza, i prezzi della benzina alle stazioni di servizio erano già aumentati a gennaio di 0,28 NIS al litro, arrivando a 7,22 NIS. L’aumento del prezzo del carburante si aggiunge a una ondata di aumenti dei prezzi registrata in Israele, che comprende i prodotti alimentari e le tariffe elettriche: queste ultime previste in aumento del 2,6% dal 1° febbraio.  (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes