Le fonti rinnovabili dovrebbero rappresentare il 95% del mix energetico del Brasile entro il 2026, secondo una stima dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE). Nello studio pubblicato mercoledì 24/1, l’Agenzia calcola che le centrali eoliche e solari fotovoltaiche dovrebbero soddisfare la maggior parte della nuova domanda di elettricità del paese nel periodo. Si prevede che la generazione delle due fonti sarà quasi il 50% maggiore nel 2026 rispetto al 2022, raggiungendo circa 200 TWh e una quota combinata di quasi il 30% nella generazione elettrica del paese, una crescita sostanziale rispetto al 20% registrato nel 2023. Per completare l'espansione della rete elettrica, è stato preso in considerazione l'uso dello stoccaggio di energia per consentire un maggior utilizzo delle fonti eoliche e solari; a marzo 2023, è stato installato nello Stato di San Paolo il primo impianto di batterie su larga scala (30 MW/60 MWh) del paese. A giugno invece, la prima asta di trasmissione ha trainato 15,7 miliardi di reais (pari a circa 2,9 miliardi di euro) in investimenti in linee e sottostazioni. A dicembre, una seconda asta, la più grande della storia del paese, ha raccolto ulteriori 21,7 miliardi di reais diretti all'infrastruttura del settore. Le nuove linee consentiranno la crescita della generazione di energia nel Nordest, dove sia il vento che la radiazione solare sono abbondanti, per soddisfare la crescente domanda del Sudest del paese. Sempre secondo l'AIE, la domanda di elettricità in Brasile dovrebbe aumentare mediamente del 2,5% all'anno nel periodo 2024-2026, cifra che è stata del 2,2% tra il 2018 e il 2023. La domanda di elettricità è cresciuta di circa il 4% in Brasile nel 2023, in aumento rispetto al 2,7% del 2022. I risultati riflettono l'attività economica robusta e un maggiore consumo nel settore edile. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Portal Solar