La vendita di materiali da costruzione, che era cresciuta in settembre e ottobre perché le persone hanno colto l'occasione per accumulare scorte prima della svalutazione imminente, ha accentuato il suo declino in gennaio, dopo essere diminuita anche in dicembre. L'indice Construya (IC), che misura l'evoluzione dei volumi venduti al settore privato di prodotti da costruzione fabbricati dalle principali aziende del settore, ha registrato un calo mensile destagionalizzato del 19,6% e si è attestato al 29,2% in meno rispetto a gennaio 2023. La diminuzione si è accentuata da novembre. "L'anno inizia con un'accentuazione della tendenza al ribasso nelle spedizioni di materiale, ciò è dovuto al fatto che siamo in mesi di ferie e all'incertezza generata dall'elevata inflazione", ha spiegato da Construya. L'indice misura l'evoluzione delle vendite di mattoni in ceramica, cemento, calce, acciaio lungo, carpenteria in alluminio, adesivi e paste, vernici impermeabilizzanti, sanitari, rubinetteria, pavimenti e materiali elettrici ed elettronici, tra gli altri prodotti utilizzati nel settore. Gli imprenditori del settore prevedevano già che l’inizio del 2024 sarebbe stato duro. In un sondaggio condotto da Construya tra il 24 novembre e l'11 dicembre dello scorso anno a livello nazionale, il 46% prevedeva un calo della propria attività, il 27% si aspettava che rimanesse la stessa e il 18% prevedeva un aumento. A determinare le difficoltà è stata l'incertezza del cambio, con il 30%, seguita dalla minore disponibilità di finanziamenti e dall'aumento dei costi di costruzione, entrambi con il 15%. Il 53% dei partecipanti ha indicato di aver sperimentato una diminuzione del livello di attività negli ultimi dodici mesi, mentre il 34% è riuscito a mantenere la propria attività. (ICE BUENOS AIRES)

Fonte notizia: Giornale CLARIN 06/02/2024