Questa Ministra dell’Ambiente, Leonore Gewessler (Verdi), preme affinché i contratti di fornitura di gas tra la compagnia petrolifera austriaca a partecipazione statale OMV e la russa Gazprom vengano anticipatamente rescissi.A tal fine l’istituto di ricerca economica Wifo verrà incaricato di esaminare entro l’estate le conseguenze di un passo in tal senso e di studiare i rischi correlati ad una protratta dipendenza dalle forniture russe. Gewessler: “I contratti tra OMV e Gazprom vanno fino al 2040 e prevedono un obbligo di acquisto (“take or pay”) di grossi quantitativi di gas. Questa è una delle ragioni della perdurante dipendenza austriaca dal gas russo e della sua quota di importazione ancora elevata. In futuro i distributori nazionali di gas dovranno essere obbligati alla diversificazione qualora non agiscano autonomamente in tal senso nel mercato liberalizzato del gas. I mesi scorsi hanno mostrato che in Europa c’è sufficiente gas di provenienza non russa. Ciononostante i distributori nazionali ne acquistano troppo poco”. Per un tale obbligo si rende necessaria una maggioranza parlamentare dei due terzi. All’inizio della guerra in Ucraina (febbraio 2022) l’Austria risultava dipendente dal gas russo per una quota dell’80 percento, quota rimasta invariata anche a settembre 2023 ed addirittura salita al 98 percento nel mese di dicembre a seguito della riduzione del consumo (sceso dai 100,3terawattora del 2021 a 75,6). La OMV stessa non fornisce direttamente gas ai propri utenti ma ha contratti con vari distributori.Essa detiene in Austria una quota di mercato del gas del 30-40 percento. (ICE VIENNA)

Fonte notizia: pagina internet del tv pubblica austriaca ORF, 12 febbraio 2024