News dalla rete ITA

7 Marzo 2024

Svizzera

LA FECONDITÀ CROLLA IN SVIZZERA, COME QUASI OVUNQUE NEL MONDO

Confrontati con un calo storico delle nascite, alcuni Paesi stanno tentando, con campagne di comunicazione o sussidi, di incitare la popolazione ad avere figli. Ma ci vuole molto di più per influenzare la scelta delle famiglie.In Svizzera è ormai raro incontrare una famiglia con tre o quattro bambini. Come molte economie sviluppate, il Paese è passato sotto la soglia di rinnovamento della popolazione – 2,1 figli per donna – nei primi anni Settanta. Ma le cifre pubblicate l’anno scorso dall’Ufficio federale di statistica (UST) hanno comunque sorpreso: nel 2022, il tasso di fecondità è sceso al di sotto dell’1,4, il livello più basso dal 2001. Questo nonostante 9 persone su 10 vorrebbero, idealmente avere almeno due figli.Altrove, la situazione è simile. Dopo decenni di progressiva diminuzione delle dimensioni delle famiglie – una transizione demografica spinta dal miglioramento della formazione, dall’impiego delle donne, dalla contraccezione e dall’urbanizzazione – molti Paesi registrano da qualche anno un calo delle nascite.Il tasso di fecondità più basso si concentra nell’Asia dell’est (0,8 bambini per donna in Corea del Sud, 1,2 in Cina, 1,3 in Giappone). Nell’Europa occidentale sono l’Italia e la Spagna i Paesi in cui le donne hanno meno figli, in media meno di 1,3. Questo calo tocca l’Irlanda e la Francia, finora i motori europei della natalità, e anche i Paesi nordici, malgrado siano considerati dei paradisi per le famiglie. Il Nordamerica, i Paesi economicamente più forti dell’America latina e l’Australia sono anch’essi toccati dal fenomeno.Non c’è ormai che l’Africa subsahariana – dove la famiglia numerosa resta un valore e una risorsa – in cui il tasso di fecondità è ancora elevato, anche se in calo da 30 anni. Entro il 2050 è in Africa che la popolazione mondiale aumenterà maggiormente, fino a farla diventare il continente il più popolato.  Il calo delle nascite, in particolare nei Paesi economicamente sviluppati, è legato a una combinazione di fattori. Tomas Sobotka, vicedirettore dell’Istituto di demografia di Vienna, indica in primo luogo quale causa le limitazioni socioeconomiche come il caro-alloggi, i costi elevati della custodia dei figli, la precarietà del lavoro o la stagnazione dei redditi. In Svizzera, per esempio, si stima che crescere due bambini fino alla maggiore età costa al minimo 500’000 franchi.Il fatto che si abbiano meno bambini è in gran parte il riflesso di nuove prospettive, in particolare per le donne, e di un allentamento della pressione sociale attorno alla “famiglia ideale”.Sul lungo termine, però, si delinea uno scenario demografico inquietante. La piramide dell’età ha già cominciato a invertirsi e l’invecchiamento della popolazione non farà che amplificarsi nei prossimi decenni. (ICE BERNA)


Fonte notizia: Swissinfo.ch