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21 Marzo 2024

Svizzera

SVIZZERA, IL NUOVO TRATTATO CON LA UE: LE NOVITÀ SU FINANZA E FISCALITA'

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha incontrato in questi giorni a Bruxelles la presidente della confederazione elvetica Viola Amherd. L’incontro coincide con la ripresa dei colloqui sulle relazioni tra la Svizzera e l`Ue, peraltro molto intense. Il precedente round di trattative era tuttavia giunto a un punto morto nel 2021. «Oggi - ha dichiarato Von der Leyen nel corso dell’incontro - iniziamo i negoziati per il rinnovo di un partenariato con rapporti più stretti e con profonda fiducia. Abbiamo lottato duramente per essere qui oggi, ma il risultato è davvero impressionante. Siamo entrambi d’accordo sul fatto che ora abbiamo una comprensione comune e una base di fiducia per realizzare rapidamente ulteriori progressi nei negoziati. Sfruttiamo quindi lo slancio e continuiamo a lavorare con pieno vigore. La porta dell’Europa è sempre stata aperta a uno stretto partenariato con la Svizzera. Un partenariato da cui entrambe le parti traggono vantaggio. E ora i nostri team si metteranno al lavoro. Vi auguriamo buona fortuna e tanto vento favorevole per poter iniziare con successo questo nuovo capitolo della nostra partnership il più presto possibile», ha concluso la presidente della Commissione Europea.La Svizzera è uno dei principali partner dell’UeI dati degli scambi bilateraliBerna è il quarto partner commerciale più importante dell’UE per le esportazioni per le merci – dopo gli Stati Uniti, la Cina e il Regno Unito – (circa 7% del commercio esterno dell’UE). Il 69% delle importazioni svizzere provengono dall’UE e il 50% delle esportazioni svizzere sono destinate all’UE. L'Unione europea è di gran lunga il mercato più importante per l'industria svizzera, orientata all'esportazione.Per quanto riguarda il settore dei servizi, la Svizzera è il terzo partner commerciale più importante dell'UE, con una percentuale del commercio del 9% (2020).La Svizzera è inoltre il terzo più grande investitore nell'Ue.Gli accordi già siglatiUna politica europea attiva è quindi essenziale da un punto di vista economico. Per favorire questi scambi intensi, la Svizzera e l’Unione europea hanno concluso in passato importanti accordi economici bilaterali. L’Accordo di libero scambio (ALS) del 1972 ha spianato la strada allo sviluppo – in più fasi – di un avvicinamento al mercato interno. In seguito al rifiuto del popolo svizzero di aderire allo Spazio economico europeo (SEE) nel 1992, la Svizzera e l’Ue hanno firmato i Bilaterali I (sette accordi, di cui cinque di accesso al mercato) nel 1999, con l'obiettivo di facilitare il reciproco accesso ai mercati e di ridurre le barriere al commercio. I Bilaterali II (nove accordi tra cui uno commerciale) sono stati firmati nel 2004. Questi accordi garantiscono un ampio accesso reciproco al mercato, evitano la discriminazione delle imprese svizzere sul mercato interno europeo e costituiscono la base di una stretta collaborazione in molti altri campi (ricerca, sicurezza, asilo, ambiente e cultura). Il contesto economico e monetarioL’Unione europea è il principale partner economico della Svizzera: di conseguenza, la stabilità macroeconomica e monetaria dell’UE è essenziale per la piazza economica e finanziaria svizzera. Inoltre, l'Unione europea è di gran lunga il mercato più importante per l'industria svizzera orientata all'esportazione. Grazie al sistema degli accordi bilaterali, entrambe le parti beneficiano dell’eliminazione delle barriere agli scambi; queste condizioni favoriscono il commercio e una concorrenza che stimola la competitività, la crescita economica ed il lavoro. Oggigiorno, gli effetti economici positivi di questi accordi sono incontestabili: dalla loro introduzione, la crescita economica pro capite in Svizzera è aumentata.In seguito alle crisi del 2008 e la crisi dell'euro, l'Ue ha avviato diversi progetti volti a rafforzare il quadro della sua governance economica e quella della zona euro (riforma dell’Unione economica e monetaria, Unione bancaria, Unione dei mercati dei capitali). Questi progetti sono tuttora in corso e viene portato avanti con maggiore necessità nel contesto dell'impatto economico della crisi COVID-19 e del conflitto in Ucraina. Tali sviluppi hanno un impatto sulla Svizzera, che segue da vicino lo stato di avanzamento di questi progetti. (ICE BERNA)


Fonte notizia: Corriere della Sera