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15 Aprile 2024

Israele

L'INCUBATORE SOUTHUP AL CONFINE DI GAZA RIPRENDE LE OPERAZIONI

Gli eventi del 7 ottobre e la guerra a Gaza hanno gravemente danneggiato l'attività dell'incubatore tecnologico SouthUp, che operava in due sedi: appena fuori Sderot e nei pressi del Kibbutz Nir Am. Molti degli imprenditori e dei dipendenti di SouthUp, residenti nelle zone circostanti, sono stati evacuati con le loro famiglie, mentre altri sono stati arruolati nel servizio di riserva dell'esercito: quindi l'attività era quasi completamente interrotta o veniva svolta solo a distanza. Nelle ultime settimane, imprenditori e lavoratori hanno iniziato a tornare al centro incubatore di Sha’ar HaNegev, e la prossima settimana si prevede che anche il centro di Nir Am riaprirà a pieno regime. L’incubatore, istituito nel 2017 per promuovere l’imprenditorialità tecnologica nella regione di confine di Gaza, ha annunciato tre nuove iniziative: la prima è l'aggiunta di quattro startup a un portafoglio che attualmente ne gia' comprende 27 operanti nei settori agrotech, foodtech, sanità, cleantech, "Internet of Things" e altro ancora. Le startup che aderiranno sono Dig Robotics, che sviluppa sistemi di formazione e controllo per migliorare la produttività e l'efficienza dei siti minerari, e VineRobotics, che sta sviluppando un sistema robotico intelligente basato sull'intelligenza artificiale per la coltivazione e il miglioramento dei vigneti. La terza startup è MindsView, che offre supporto, formazione e consulenza medica a distanza in eventi critici e trattamenti utilizzando la tecnologia della realtà aumentata. La quarta startup Robin Medical Systems, ha sviluppato un sistema per tracciare la posizione e la direzione di sensori miniaturizzati durante una scansione MRI, che aiuta nell'esecuzione del test su bambini o pazienti che si trovano in una condizione che non consente la cooperazione (ictus o demenza, Per esempio). La seconda iniziativa prevede la creazione di un fondo di investimento a impatto regionale che opererà come parte dell'incubatore e investirà in altre società seed che operano o sono pronte a trasferire le proprie operazioni nella regione del Negev occidentale. La terza iniziativa programmata a breve prevede l’ampliamento delle attività dell’incubatore con la cerimonia di posa della prima pietra per la costruzione di un nuovo complesso di 3.300 metri quadrati, che potrà ospitare circa 60 aziende. Si prevede che il complesso diventi operativo nel 2026 e comprenderà laboratori di ricerca e sviluppo accanto ad aree di lavoro. (ICE TEL AVIV)


Fonte notizia: Globes