A seguito del ritiro dal mercato degli integratori a base di riso rosso fermentato della Kobayashi Pharmaceutical, i consumatori giapponesi sembrano mostrare un certo allontanamento sia dagli integratori alimentari che da altri cosiddetti alimenti funzionali.Nella settimana del 1° aprile, le vendite di alimenti etichettati come funzionali, bevande comprese, sono calate dell'11% rispetto all'anno scorso nei supermercati di tutto il Paese. "I produttori potrebbero registrare cali delle vendite tra il 20% e il 30%", ha dichiarato un portavoce della Japan Direct Marketing Association.Gli alimenti indicati come "funzionali" sono stati introdotti nel 2015 come alternativa a basso costo alla classificazione dei tokuho, gli alimenti dotati di particolari qualità benefiche per la salute per i quali si richiedono controlli da parte del Governo. La nuova categoria era stata ideata affinché diventasse piu' semplice per le piccole imprese offrire alimenti dotati di un qualche valore aggiunto. E' sufficiente, infatti, presentare le prove dell'efficacia del prodotto. La nuova classificazione era stata pensata anche per stimolare l'industria alimentare nel suo complesso in un contesto di ampia deregolamentazione.Nel 2023, il mercato degli alimenti definiti funzionali è cresciuto del 19% raggiungendo un valore stimato in 686,5 miliardi di Yen (4,48 miliardi di USD). In base alle previsioni, il mercato dovrebbe toccare quota 777 miliardi di Yen nel 2026 (elaborazione di Fuji Keizai). Anche come volume, nel 2020 il mercato degli alimenti funzionali ha superato quello dei tokuho (rispettivamente 7.000 prodotti a fronte di 1.000). (ICE TOKYO)

Fonte notizia: NIKKEI ASIAN REVIEW