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22 Aprile 2024

Francia

LA FRANCIA PROMUOVE UN PIANO DI SOSTEGNO ALL'ALTA GASTRONOMIA

Il Governo francese vuole difendere la gastronomia francese di fronte all’intensificarsi della concorrenza globale. Da una parte, la Francia resta il paese con i ristoranti più grandi del mondo, con 30 locali a tre stelle, davanti al Giappone (21), secondo la Guida Michelin. Alain Ducasse, Joël Robuchon, Anne-Sophie Pic, Pierre Gagnaire si sono fatti una reputazione ben oltre i confini d’Oltralpe, in particolare con i loro piatti d'autore. Lo chef Guy Savoy è considerato da anni uno dei migliori chef del mondo dal sito gastronomico La Liste. Tuttavia, la concorrenza è sempre più forte. "Dalla fine degli anni '90 la Francia ha dovuto far fronte all'ascesa della gastronomia straniera e si è ritrovata indietro rispetto alle prestazioni e all'influenza di altri paesi", sottolinea Olivia Grégoire, Ministra delle piccole e medie imprese. Inoltre, nelle competizioni internazionali di cucina (World's Best 50 Restaurants o Bocuse d'Or), le squadre francesi non riescono più a conquistare i primi posti. “È un fatto provato: i nostri concorrenti hanno ambizione e mezzi e stanno sviluppando strategie efficaci per far brillare le loro cucine. Tocca a noi essere ambiziosi, volenterosi e armati per questa competizione su scala mondiale”, ha commentato all'AFP lo chef più stellato francese, Alain Ducasse. Tra le priorità della Francia, vi è la creazione di un centro nazionale della gastronomia, destinato a promuovere i giovani talenti, soprattutto in vista dei concorsi. Verrà inoltre avviata una maggiore internazionalizzazione dei campus che preparano alle professioni della gastronomia. Gli scambi tra paesi dei futuri cuochi saranno intensificati per arricchirsi di altri saperi. "Se i migliori cocktail sono nel Regno Unito, allora i nostri giovani apprendisti devono poter andarci per cinque mesi per perfezionare le loro abilità", ha detto Olivia Grégoire. All’estero, infine, la Francia sosterrà anche i progetti di apertura degli chef francesi in quattro “mercati in crescita”, tra cui Hong Kong e Arabia Saudita. (ICE PARIGI)


Fonte notizia: CD/MC - Les Echos, 14 aprile 2024