A causa del basso numero di grandi società e delle dimensioni ridotte dell’economiaslovena (valutata in 63 miliardi di euro), anche gli investimenti diretti esteri (IDE) inuscita non sono particolarmente consistenti. Se non si considerano gli immobili diproprietà di residenti sloveni in Croazia, dove l’interesse è da lunghi decenni molto forte,il valore degli IDE in uscita raggiunge i 5,6 miliardi di euro (il dato è aggiornato al 2022).Essi non sono però orientati verso le economie maggiormente sviluppate bensì verso imercati esteri dove la Slovenia trasferisce il suo know-how. In alternativa al basso numerodi multinazionali e di tali circostanze, rileva il quotidiano Delo, la Slovenia dovrebbemaggiormente incentivare gli esportatori di punta, inserendosi nelle catene dellemultinazionali ed attirando nel Paese quest’ultime. Infatti gli effetti positivi degli IDE inentrata sono molto più ampi di quello che si immagina.In Slovenia vi sarebbero solamente 250 imprese con oltre 250 dipendenti; il 57% dellevendite avvengono sui mercati esteri, principalmente (nella misura del 75%) in quellidell’Unione Europea. Poco più della metà delle aziende è di proprietà di capitale sloveno,il 36% del capitale straniero, mentre il resto è capitale misto. (ICE LUBIANA)

Fonte notizia: stampa locale