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20 Maggio 2024

Svizzera

DISOCCUPAZIONE ILO AL 4,3% IN SVIZZERA

 Il tasso di disoccupazione secondo la definizione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) si è attestato al 4,3% in Svizzera nel primo trimestre 2024, in progressione di 0,3 punti rispetto al periodo ottobre-dicembre, ma in calo di 0,1 punti su base annua.Il dato emerge dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) tracciata dall'Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicata oggi, che mette anche in luce i mutamenti a livello di occupazione complessiva: nel trimestre in esame lavoravano 5,3 milioni di persone, con una flessione dell'1,0% rispetto ai tre mesi prima e un incremento dell'1,4% nel paragone con gli stessi mesi del 2023. A salire fortemente è ancora una volta soprattutto la manodopera straniera (+3,4% a 1,8 milioni), mentre la progressione di quella svizzera è limitata (+0,4% a 3,5 milioni).Ci sono comunque sempre anche tanti disoccupati: il loro numero era di 216'000 (+7,4% trimestrale, -0,2% annuo). Come noto per disoccupato ai sensi dell'ILO si intende una persona che non ha un impiego, che lo ha cercato nelle quattro settimane precedenti ed è disponibile a lavorare: tutto questo viene determinato tramite sondaggi.A titolo di confronto, la disoccupazione calcolata mensilmente dalla Segreteria di Stato dell'economia (che si basa invece esclusivamente sugli iscritti agli uffici regionali di collocamento) si è attestata al 2,5% in gennaio, al 2,4% in febbraio e pure al 2,4% in marzo. Il numero dei senza lavoro secondo la Seco è arrivato nel terzo mese dell'anno a quota 108'593 persone.Il tasso ILO ha il vantaggio di permettere di avanzare confronti internazionali: il tasso elvetico risulta così più basso di quello di Ue (6,3%), Eurozona (6,8%), Francia (7,4%) o Italia (pure 7,4%), ma superiore a quello di diversi paesi, fra i quali possono essere citati ad esempio Ungheria (4,2%), Germania (3,0%), Polonia (2,7%) o Cechia (pure 2,7%).Interessante è anche guardare alla disoccupazione giovanile (15-24 anni): con gli occhiali della Seco il tasso in marzo era 2,1%, mentre l'ILO lo vede (nel primo trimestre) al 7,8%. Anche in questo caso il dato elvetico supera quello di altre nazioni, a cominciare dalla Germania, che è al 5,6%.Rimanendo nel paese di Guglielmo Tell e continuando a puntare i riflettori sulle fasce d'età, va rilevato che il tasso ILO dei lavoratori disoccupati anziani (50-64 anni), pari al 3,3%, è minore della media, mentre quello della fascia di mezzo (25-49 anni), con il 4,3%, è perfettamente in linea con il dato complessivo.Può essere inoltre aggiunto che la disoccupazione ILO interessa nella Confederazione più gli stranieri (7,6%) che gli svizzeri (2,9%), nonché più le donne (4,4%) che gli uomini (4,1%). Fondamentale risulta essere anche il livello di istruzione: chi non dispone di una formazione post-obbligatoria (7,8%) risulta più a rischio di chi può contare su una formazione di grado secondario (3,9%) o terziario (3,3%).Sempre nel primo trimestre il numero di persone disoccupate di lunga durata (cioè da un anno o più) ai sensi dell'ILO si attestava a quota 72'000, un numero invariato rispetto allo stesso periodo del 2023. La quota dei disoccupati di lunga durata rispetto al totale dei senza lavoro è rimasta sostanzialmente stabile, passando dal 33,5% al 33,4%. La durata mediana di disoccupazione si è abbreviata, scendendo da 175 a 161 giorni. (ICE BERNA)


Fonte notizia: SRF