"Dal 7 ottobre, abbiamo visto l'industria high-tech israeliana continuare a dare i suoi frutti", ha dichiarato Eliran Elimelech, vicepresidente del Dipartimento Sviluppo dell'Ecosistema presso Startup Nation Central (SNC), intervenendo alla Novartis Healthcare Innovation Conference, per sottolineare la posizione dell'industria high-tech israeliana e delle aziende biomediche locali. "Dall'inizio del conflitto sono stati raccolti 2,5 miliardi di dollari in 176 round di finanziamento e sono state effettuate fusioni e acquisizioni per un valore di 3,5 miliardi di dollari, di cui 39 nel settore sanitario, rispetto a 32 nel settore informatico e 36 nel settore aziendale e IT".  Attualmente in Israele operano 1.600 aziende del settore delle Scienze della Vita, che rappresentano il 20% del comparto high-tech. Nel 2023 sono stati raccolti 7 miliardi di dollari da fondi e imprese private per investimenti in aziende tecnologiche sanitarie, ovvero 8 miliardi di dollari se si includono le aziende pubbliche. I finanziamenti più significativi sono andati ad aziende che utilizzano l'intelligenza artificiale o sistemi di apprendimento automatico, mentre le aziende di sviluppo di farmaci si sono piazzate al secondo posto. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes