31 Maggio 2024Dakar – Il ministro senegalese dell’Ambiente e della Transizione ecologica, Daouda Ngom, esorta le società minerarie con sede nella regione sudorientale di Kedougou a conformarsi “il più rapidamente possibile e senza indugi” al piano di gestione ambientale e alle norme sociali in vigore, pena di ritiro della relativa certificazione di conformità ambiente.Secondo lui, l’insufficiente attuazione del piano di gestione ambientale e sociale è all’origine del noto degrado del Falémé, il più importante affluente del fiume Senegal, e dell’inquinamento dei suoi dintorni causato dal cianuro e dal mercurio, sostanze chimiche utilizzato nelle attività di ricerca dell’oro.“Questi prodotti hanno compromesso anche la pesca e le attività agricole, spingendo le popolazioni verso altri Paesi”, ha aggiunto.Daouda Ngom si è recato in visita nella regione di Kédougou il 26 e 27 maggio, in compagnia dei suoi colleghi delle Miniere e del Petrolio, Biram Souleye Diop, delle Forze Armate, generale Birame Diop, dell’Educazione Nazionale, Moustapha Mamba Guirassy, ​​e dell’Idraulica e Servizi igienico-sanitari, Cheikh Tidiane Dieye. Questa visita di lavoro ha permesso di constatare la cattiva gestione dei rifiuti dell’estrazione dell’oro e l’inquinamento del suolo e del bacino del Falémé, causato dalle compagnie minerarie di Kédougou, secondo la stessa fonte. (ICE DAKAR)

Fonte notizia: Infoafrica